Addio alla Brexit sul campo. Ora comunitari i giocatori inglesi E’ caccia all’affare in Premier

Annuncio Figc, come gli svizzeri equiparati agli atleti Ue: un cambio in corsa che rivoluziona le trattative. Da Maitland-Niles a Gallagher, tanti talenti fanno gola a una serie A che ha solo il 40 per cento di italiani.

di PAOLO FRANCI
27 luglio 2023

di Paolo Franci

Inglesi e svizzeri comunitari. Non una cosa da nulla, in effetti, con un vero e proprio effetto-rivoluzione sulla serie A, già dall’inizio della prossima stagione. Spieghiamo meglio: la Brexit è sempre lì e non si tocca, ma con effetto immediato, i calciatori inglesi che giocano nel nostro campionato, appena arrivati (Lazio e Milan godono parecchio...) o in arrivo – al pari degli svizzeri – non saranno più considerati extracomunitari. Non occuperanno cioè, uno dei due slot consentiti ai nostri club per il tesseramento di calciatori che non provengono dall’Unione Europea.

La decisione è stata ufficializzata ieri, ma concretizzata nel corso dell’ultimo Consiglio federale della Figc andato in scena lunedì scorso. "Il Consiglio Federale – si legge nella nota federale che ratifica la decisione – vista la richiesta pervenuta dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A, ha deliberato di modificare la lettera G del Comunicato Ufficiale n. 184A del 1° giugno 2023 come di seguito riportato. G) I calciatori con cittadinanza svizzera e britannica sono equiparati a tutti gli effetti a quelli comunitari. Le presenti disposizioni si applicheranno con riferimento alla stagione sportiva 20232024".

A godere subito e alla grande di questa decisione, due club in particolare, il MIlan che ora può considerare Loftus-Cheek comunitario e liberare un posto da extracomunitario; e la Lazio che ha ingaggiato l’argentino Castellanos dal New York City e adesso può prendere un altro extracomunitario – potrebbe essere il russo Zakharyan dalla Dinamo Mosca – oltre all’inglese Hudson-Odoi, in arrivo dal Chelsea.

Come si è arrivati al provvedimento lampo? La Lega di Serie A insisteva da tempo sulla questione, chiedendo l’equiparazione dei calciatori del Regno Unito a quelli comunitari, esentandoli così dalle quote d’ingresso. Un’idea che è nata prendendo a spunto gli accordi di cooperazione commerciale tra l’Unione Europea e la Gran Bretagna.

La Figc, dopo il doveroso passaggio al Consiglio Nazionale del Coni attraverso lettera formale, una volta ottenuto il via libera ha chiuso la partita ufficializzando la decisione che di certo animerà il mercato del pallone. Perchè ora gli inglesi, alla faccia della Brexit, diventano assai più appetibili e convenienti per i nostri club.

E allora, è caccia all’affare in Premier. A partire da Chaloba, valore di mercato sui 20 milioni sul quale potrebbero piombare quei club a caccia di difensori (Inter?). Ci sarebbe poi lo svincolato Maitland-Niles, meteora assai opaca nella Roma ma reduce da una buona stagione con il Southampton. Svincolato è anche l’ex Arsenal e Liverpool Oxlade-Chamberlain, uno che ha vinto tanto ma tormentato dagli infortuni. Opaca la parabola di Wan-Bissaka, mister 50 milioni di sterline nel 2019 e oggi precario all’ United: se qualche club volesse provare a rilanciarlo e fare un affare... Piace a qualche club italiano il Blues Ghallagher, 23enne centrocampista che in Premier non è titolare ma qui da noi potrebbe sbancare. Oppure Chukwuemeka, lo scorso anno a lungo inseguito dal MIlan, fa gola perchè è giovane (20 anni) e soprattutto appetibile per un prestito dal Chelsea, con il quale ha giocato pochissimo.

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