È un Como made in Spagna. Nico Paz e Sergi Roberto. Poi la stretta su Perrone
Il centrocampista del Real Madrid e il difensore ex Barcellona in arrivo sul lago. Il club ha già acquistato 14 calciatori. Ora punta anche il 21enne che gioca nel City.
La netta sconfitta (3-0) contro la Juventus è suonata come primo campanello d’ allarme per il Como. Il grande mercato fatto fin qui forse non è ancora sufficiente a colmare quel gap che esiste fra cadetteria e massima serie, anche se alle spalle c’è solo una partita. La società lariana vuole a tutti i costi rimanere in A: non solo per l’aspetto sportivo, ma anche per tutti gli investimenti fatti sulla città e sulle aziende del territorio.
La squadra si presenta anche con ambizioni superiori alla salvezza tranquilla: tutti gli obiettivi prefissati in questi cinque anni sono stati raggiunti e il club non vuole sbagliare proprio adesso. Mancano nove giorni alla chiusura del mercato e come ha detto Fabregas "ci saranno sicuramente altri ritocchi per migliorare la rosa".
Fabregas non è solo l’allenatore della prima squadra, ma anche uno degli azionisti della società insieme a Thierry Henry: un fattore che accorcia la catena decisionale e di comando con la proprietà della famiglia Hartono.
Intanto, il tanto atteso Ali Jasim, attaccante iracheno che ha ben figurato con la sua nazionale alle Olimpiadi di Parigi, ieri è arrivato a Como e si è messo a disposizione della squadra, avendo già svolto le visite mediche e già firmato un contratto triennale. Jasim può essere un’alternativa a Strefezza e può giocare anche sulla tre quarti.
I problemi del Como però, come si è visto a Torino, sono in altri settori. Occhio anche e soprattutto all’infermeria: Varane starà fuori per almeno un mese ("da 30 a 90 giorni", Fabregas dixit), mentre per Baselli si spera non si riacutizzi la pubalgia. Da valutare l’infortunio alla caviglia subito da Abildgaard, mentre Kone rientrerà probabilmente a fine anno solare. Tra i bocciati dal tecnico invece, per il momento, ci sono Audero e Dossena: i due hanno disputato le amichevoli pre-campionato ma allo Stadium sono rimasti in panchina, nonostante peraltro l’investimento sui due calciatiori da parte della società sia stato importante. "Non sono ancora entrati nei meccanismi della squadra", è stata la risposta di Fabregas, anche se ci sono dubbi sulle loro attuali condizioni fisiche. Per correre ai ripari, comunque, sono state aperte nuove trattative. In arrivo c’è Nico Paz del Real Madrid, centrocampista nato nel 2004 che ha giocato 8 partite in Liga e segnato in Champions contro il Napoli. Manca solo l’annuncio del suo ingaggio a titolo definitivo: 6 milioni al club spagnolo e una percentuale del 50% sulla futura rivendita. Tra le lacune del Como, poi, c’è la fascia destra: la possibilità di arrivare a Diks del Copenhagen è sfumata, mentre per Sergi Roberto, che si è svincolato dal Barcellona, è praticamente fatta. Attesa la firma su un nuovo contratto di due anni che lo legherà alla formazione comasca. Il 32enne vanta 373 presenze con i blaugrana, 19 gol e 43 assist. In carriera ha anche indossato per 11 volte la maglia della nazionale spagnola. Potrebbe arrivare in città già oggi. In passato è stato compagno di squadra di Cesc Fabregas, decisivo nell’operazione. Anche il centrocampo ha problemi di uomini e i lariani sono vicini ad un altro grande investimento per il mediano argentino classe 2003, di proprietà del Manchester City e di origini italiane, Maximo Perrone: arriverebbe sul lago in prestito con diritto di riscatto.
Il 21enne è reduce da un’annata a titolo temporaneo al Las Palmas, in Liga: 30 le gare disputate tra campionato e Coppa del Re. Nella squadra di Guardiola non ha mai trovato spazio, nel suo passato anche un’esperienza in Argentina con il Velez Sarsfield: 33 partite, 3 reti e 2 assist. Il mercato del Como è poi attivo anche in uscita. Ufficiale la cessione in prestito di Cassandro al Catanzaro. Abilgaard e Cerri, poi, sono scesi in campo per necessità nel secondo tempo contro la Juventus, ma di fatto sono due giocatori con le valigie in mano. Per il danese c’è già un accordo con il Pisa in B, mentre per Cerri, che è stato offerto a numerose squadre italiane, c’è il problema dell’alto ingaggio e probabilmente la sua destinazione sarà all’estero.
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