Gasparetto torna a Prato: "Il 3-1 sulla Florentia Viola? Indimenticabile"

L'ex-attaccante del Prato è tornato in città come componente dello staff tecnico dell'Italia U19. E ha aperto il libro dei ricordi: "Il "mio" Prato era una buona squadra, con due o tre rinforzi avremmo lottato per la Serie B"

di GIOVANNI FIORENTINO
6 settembre 2023
Mirco Gasparetto

Mirco Gasparetto

Prato, 6 settembre 2023 – “Sono tornato a Prato a vent'anni dall'ultima volta e devo dire che i ricordi sono tanti. A partire dalla vittoria per 3-1 sull'allora Florentia Viola, ovviamente. Disputammo un campionato straordinario quell'anno, con qualche innesto in più avremmo secondo me raggiunto i playoff”. E' il pensiero di Mirco Gasparetto, tornato in città come collaboratore tecnico di Bernardo Corradi, insieme all'Italia U19. Accanto all'ex-calciatore senese, l'ex-giocatore oggi quarantatreenne dirigerà gli “azzurrini” impegnati al Lungobisenzio nelle amichevoli fissate per domani con l'Irlanda del Nord e per lunedì prossimo con l'Olanda. Uno stadio che in lui suscita però ben più di qualche ricordo, visto che proprio in maglia laniera visse la stagione più prolifica della sua carriera: nel 2002/03, Gasparetto mise a segno complessivamente 23 reti in 34 partite, fra campionato e coppa. Fra cui una, indimenticabile per i tifosi lanieri, nel 3-1 inflitto all'allora Florentia Viola, ovvero la Fiorentina reduce dal fallimento e dalla ripartenza dalla C2. Quel Prato, guidato da Vincenzo Esposito e con in rosa anche un giovanissimo Alessandro Diamanti, chiuse ottavo nel girone A di Serie C1. Un'annata senz'altro positiva, che avrebbe però potuto lasciare in dote un piazzamento ancor più ambizioso.

“A gennaio eravamo praticamente in zona playoff. Eravamo una buona squadra, sarebbe bastato a mio avviso rinforzarsi con due o tre giocatori per lottare davvero per la Serie B – ha ricordato – ricordo ad ogni modo con affetto quella stagione”.

Anche grazie a quell'exploit, Gasparetto riuscì nella stagione successiva a meritarsi la chiamata dell'Empoli, debuttando in Serie A. Nel corso del tempo ha comunque continuato a seguire le vicende di casa biancazzurra. “Prato è una città che merita di avere di nuovo una squadra fra i professionisti. So che da qualche anno c'è una nuova proprietà e il progetto per uno stadio rinnovato. E credo che debba essere proprio quest'ultima la chiave – ha chiosato – sono le strutture a fare la differenza, come ho avuto modo di constatare viaggiando in Europa. E quando offri strutture all'altezza, tutto il movimento riparte”.

G.F.

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