Italia, serve una fiducia mondiale. La missione: ribaltare la Germania per evitare Haaland nel girone

Dopo l’1-2 di San Siro è caccia all’impresa a Dortmund (20.45): Spalletti ci crede nonostante gli infortuni. Buongiorno al centro della difesa, spazio a Maldini in avanti: da superare la fragilità sui calci piazzati.

di Redazione Sport
23 marzo 2025
Luciano Spalletti, 66 anni: con l’Italia 11 partite vinte, 5 pareggiate e 5 perse

Luciano Spalletti, 66 anni: con l’Italia 11 partite vinte, 5 pareggiate e 5 perse

Mentre l’ex ct Roberto Mancini è ormai ad un passo dalla panchina della Juventus, il suo successore in azzurro Luciano Spalletti ha altri problemi, più urgenti. Stasera alla 20,45 (diretta Rai 1 e Raiplay) i numeri dicono che l’Italia deve ribaltare l’1-2 subito a San Siro giovedì sera (in caso di parità di differenza reti, supplementari e poi rigori, i gol in trasferta non valgono doppio), e deve farlo cambiando qualcosa per forza.

Nel ritorno della semifinale di Nations League gli azzurri si aggrappano anche ai bei ricordi, che sono presenti soprattutto nella mente di Gigi Buffon: al Westfalenstadion gli azzurri vinsero la semifinale del mondiale del 2006, stasera al Signal Iduna Park i ricordi non vanno in campo, ma possono aiutare a credere che si può fare.

"Serve un’impresa? Sì, perché partiamo da una situazione di svantaggio. Ma quello che ci serve è soprattutto una prestazione come quella dell’andata. Sapevamo di affrontare una squadra forte e così è stato, ma se ripetiamo la partita fatta giovedì sono convinto che abbiamo grandi possibilità di rimontare", Spalletti dixit.

La partita, come è noto, è doppia. Perché dalla qualificazione alle finali di Nations League non dipende solo la sede delle Finals (Torino se passano gli azzurri, Monaco e Stoccarda se passano i tedeschi), ma anche il cammino nelle qualificazioni per i mondiali.

Anche questo bivio porta a destinazioni già ben note: Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo in caso di passaggio del turno degli azzurri, Norvegia, Israele, Estonia e Moldova in caso di sconfitta sono i nomi delle avversarie sulla strada verso il mondiale. Il gruppo più temuto è quello di Haaland, che ieri ha battuto 5-0 la Moldavia.

Spalletti comunque pensa all’immediato, facendo un chiaro lavoro sul piano psicologico: "Ci sono delle sconfitte che vanno fatte sembrare cose che non sono mai avvenute, e questa è un po’ una di quelle. Perché abbiamo accettato di fare la partita a tutto campo, uomo contro uomo, contro calciatori di livello fisico imponente, lo abbiamo fatto bene giocando dal basso e creando situazioni per fare gol. In alcuni momenti abbiamo sofferto, però non abbiamo concesso quasi niente eccetto un paio di disattenzioni".

Che sono bastate, essendo il calcio come noto uno sport di episodi. Ma non tutti si possono allenare (la difesa sui calci piazzati sì, certo).

Qualcosa comunque cambierà, e non solo per forza. Spalletti chiude le porta al doppio centravanti Lucca-Kean, ma fa capire di essere intrigato dal lancio di Maldini da titolare, al posto di Raspadori: "Perché no? Ha fatto bene. Ha bisogno di fare partite di questo livello, ne abbiamo diversi che possono giocare lì e lui è uno di questi. Sì, può giocare". Diversa la situazione di Zaccagni: "Difficile sia in campo subito". Difesa abbastanza scritta: "Bastoni gioca, può fare sia il difensore centrale che il laterale". Al posto di Calafiori toccherà a Buongiorno, che come il ct non si lascia condizionare da brutti pensieri: "Abbiamo preparato in questi due giorni la partita, rivisto gli errori di giovedì e arriveremo sicuramente con lo spirito giusto. Abbiamo voltato subito pagina".

d.r.

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