La Lazio spreca due gol di vantaggio, ma Vecino regala il successo finale

I biancocelesti superano l'Atalanta 3-2, agli ospiti non basta un secondo tempo super

di FILIPPO MONETTI -
8 ottobre 2023
L'esultanza di Vecino dopo il 3-2 (Ansa)

L'esultanza di Vecino dopo il 3-2 (Ansa)

Roma 8 ottobre 2023 - La Lazio torna a vincere in campioanto e lo fa in una partita pirotecnica contro l'Atalanta, imponendosi 3-2. Una sfida spettacolare, dove i biancocelesti, probabilmente anche sulla scia del successo al Celtic Park, trovano il doppio vantaggio nei primi 11' di gioco, grazie all'autogol di De Ketelaere e alla prima rete italiana di Castellanos. La risposta dei bergamaschi però non manca, Ederson accorcia, poi Kolasinac aggancia il pareggio nella ripresa. Alla fine è Vecino a regalare il successo ai laziali negli ultimi 10 minuti. Il finale è al cardiopalma, ma la retroguardia capitolina regge l'urto, mentre Sarri viene espulso per proteste.

I biancocelesti provano così ad aggiustare la propria classifica salendo a quota dieci. Rimane ferma invece a 13 l'Atalanta, che però non deve dispiacersi per il ko. La squadra ha saputo rispondere bene a un avvio complicato, giocando una prestazione grintosa. Resta il dispiacere per non essere riusciti a ottenere dei punti che avrebbero permesso di accorciare la classifica in vetta, visto lo scontro diretto serale tra Fiorentina e Napoli.

Primo tempo

Ancora una volta Sarri decide all'ultimo di non rinunciare ai suoi senatori dal primo minuto. Niente Pellegrini titolare dunque, c'è Hysaj a sinistra, con Marusic a destra. Guendouzi vince il ballottaggio in mediana con Kamada, mentre in avanti niente Immobile, c'è Castellanos e ai suoi fianchi Zaccagni e Felipe Anderson. Anche Gasperini cambia qualche elemento rispetto alla vigilia. Musso viene preferito nuovamente a Carnesecchi, mentre Djimsiti recupera fisicamente e si prende il proprio posto al centro della difesa. Ruggeri e Pasalic vincono il ballottaggio con Bakker e Koopmeiners, mentre in attacco i nerazzurri si affidano a Scamacca, schierato al posto di Lookman insieme a De Ketelaere.

Pronti via la Lazio esce fortissimo dai blocchi. I biancocelesti provano fin da subito ad imprimere il proprio ritmo e ci riescono perfettamente. L'aggressività in difesa si combina perfettamente con il palleggio offensivo e dopo 5 minuti i ragazzi di Sarri sbloccano il risultato. Calcio d'angolo dalla sinistra del fronte offensivo laziale, sulla battuta c'è Luis Alberto, che con il destro a rientrare, calcia verso il mucchio di giocatori appostato in area piccola davanti a Musso. Tutti i giocatori in questo gruppo finiscono per non colpire la sfera, che finisce contro il ginocchio di un sorpreso De Ketelaere. Il belga tocca goffamente con il ginocchio il pallone e finisce per scaraventarlo nella propria porta. Autogol da parte del giocatore di proprietà del Milan e Lazio avanti al 5', all'Olimpico è 1-0.

Dura pochissimo però questo risultato, perché gli aquilotti volano sulle ali dell'entusiasmo, forse uno strascico positivo rimasto dal successo last minute di Glasgow. Contropiede laziale innescato da Zaccagni, che apre perfettamente il campo per Felipe Anderson. Il brasiliano controlla e con il destro mette un pallone con i giri contati per Castellanos. L'argentino si stacca dal difensore e di prima trafigge Musso, trovando il suo primo gol in Serie A. Sono passati appena 11' e la Lazio comanda sull'Atalanta per 2-0.

La squadra di Sarri però non è paga e prima del 20' arriva anche due volte vicinissima al tris. Prima è Luis Alberto, che da calcio di punizione trova un passaggio delizioso per Casale. Il centrale si trova a tu per tu con Musso e prova ad incrociare con il mancino. Intervento eccezionale del portiere argentino: la mano di richiamo del numero uno bergamasco nega la gioia del gol al difensore laziale e permette il disimpegno della difesa orobica. Non è però finita l'ondata offensiva dei biancocelesti. Siamo al minuto numero 18, quando Guendouzi prende palla a centro campo e decide di fare tutto da solo: progressione da centrocampo fino ai venticinque metri dalla porta di Musso. Il francese ha spazio, guarda la porta e calcia potente, ma la traversa gli nega la prima gioia in Serie A.

La traversa colpita dai laziali sembra scuotere l'Atalanta, che nei successivi minuti cresce e guadagnare così metri di campo. Al 25' arriva la prima incursione in area laziale, con il cross di Ruggeri, che per pochi centimetri non viene tramutato in gol dal colpo di testa di Pasalic. La squadra di Gasperini però insiste e al 33' trova il gol che accorcia le distanze. Serie di batti e ribatti al limite dell'area laziale, la quale porta poi il pallone a Ruggeri. L'esterno sinistro dell'Atalanta ha tempo e spazio per sistemarsi la sfera e crossare. La traiettoria è perfetta e incrocia il colpo di testa di Ederson, che schiaccia bene e supera Provedel portando il risultato sul 2-1.

La partita diventa così molto fisica, l'Atalanta sale di ritmo e sembra ora avere in mano il pallino del gioco. La Lazio però ha la capacità di compattarsi bene davanti a Provedel. Sono pochi infatti i palloni che spaventano il portiere laziale, chiamandolo in causa. I biancocelesti però faticano sempre più a rendersi pericolosi dalle parte di Musso e questo rende la partita meno avvincente rispetto alla prima mezz'ora. L'unica vera occasione dell'ultimo quarto d'ora è di marca laziale e arriva nei minuti di recupero della prima frazione. Calcio d'angolo ancora dalla sinistra di Luis Alberto, che proprio come in occasione del gol del vantaggio, calcia perfettamente a rientrare, verso la porta di Musso, questa volta però risponde presente il portiere argentino, smanacciando il cross del numero 10 laziale. È l'ultima occasione del primo tempo, prima del duplice fischio di Orsato, che manda le squadre a riposo sul risultato di 2-1 per la Lazio.

Secondo tempo

Nell'intervallo prova a cambiare volto l'Atalanta: gli ospiti infatti sostituiscono Mario Pasalic con Teun Koopmeiners. Il neo entrato non si mette subito in mostra, ma quello che emerge è un netto cambio di approccio da parte degli ospiti. Se in avvio di partita è stata la Lazio a iniziare l'incontro con il piede sull'acceleratore, questa volta sono gli orobici a premere fin dalle battute iniziali. Splendida azione di De Ketelaere sulla destra: il belga si libera con un sombrero di Hysaj, poi resiste al rientro di un altro avversario e riesce a calciare in porta. Risponde presente Provedel: parata a mano aperta super da parte del numero 94 della Lazio. Poi ci prova Ruggeri con il contro-cross, ma nessuno riesce ad arrivare sul pallone, che si perde largo.

La squadra di Gasperini però è viva e ora prova a schiacciare la formazione di casa. Proprio per questo Sarri è costretto a correre ai ripari e giocarsi i suoi primi cambi della partita. Il tecnico toscano concede un po' di riposo a Luis Alberto e Zaccagni, i quali lasciano il campo in favore di Vecino e Pedro. Proprio lo spagnolo al 60' troverebbe anche la via della rete sul lancio perfetto da dietro, l'ex Barça semina i difensori e a tu per tu con Musso lo trafigge inesorabilmente. Si alza però la bandierina dell'assistente, netto il fuorigioco del giocatore nato a Tenerife.

L'Atalanta insiste con la sua pressione e dopo l'ingresso di Lookman al posto di Scamacca, trova anche il gol del pareggio. Cross sul secondo palo di Koopmeiners, il quale pesca perfettamente Kolasinac, che vince il duello con Marusic e colpisce liberamente sul secondo palo, insaccando un Provedel non irresistibile nell'occasione. All'Olimpico il risultato torna in parità al 64', Lazio-Atalanta è 2-2. La rete però non interrompe il valzer di cambi, con Kamada in campo al posto di Guendouzi per i padroni di casa e Muriel al posto di De Ketelaere per gli ospiti, quando si entra negli ultimi venti minuti di partita. Pochi minuti più tardi si gioca anche i suoi ultimi due cambi Sarri, con Isaksen e Cataldi in campo al posto di due sfiniti Felipe Anderson e Rovella.

Sgasa fin da subito il danese e mette tanta pressione sui suoi marcatori. Ci mette infatti due minuti a far spendere agli ospiti il primo cartellino giallo, con Ruggeri costretto a stenderlo al limite dell'area, per evitare guai peggiori alla propria retroguardia. Sul tiro da fermo va lo stesso ex Midtjylland: posizione invitante, ma tiro impreciso, la palla termina alta sopra la traversa. I cambi sembrano aver dato nuova linfa ai biancocelesti e infatti è proprio la squadra di casa a trovare il gol del nuovo vantaggio. Cross da trequarti di campo di Marusic a cercare Castellanos: torre del argentino a premiare l'inserimento di Vecino. L'uruguayano si coordina, conta i rimbalzi del pallone e incrocia perfettamente con il destro. La Lazio torna avanti all'83', all'Olimpico è 3-2; con il sudamericano che rimedia anche un cartellino giallo per essersi tolto la maglietta durante l'esultanza.

Questa partita non sembra però voler rallentare e due minuti più tardi vive un altro colpo di scena. Contatto a centrocampo tra De Roon e Vecino. Il capitano atalantino si lamenta del colpo, con Orsato che non ravvisa nulla. Sarri protesta contro il centrocampista atalantino in direzione del direttore di gara, il quale risponde estraendo il cartellino rosso in direzione del tecnico: espulso l'allenatore della Lazio quando si entra nei minuti di recupero della partita. Il finale è intenso, con l'Atalanta che prova riversarsi in attacco, senza però risultato. Il muro biancoceleste regge in questo finale di partia e i capitolini tornano a vincere: all'Olimpico finisce 3-2.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su