Roma-Lazio 2-0: Ranieri fa cinque su cinque nei derby e si rimette in scia per l'Europa

Pellegrini e Saelemaekers firmano le due reti che valgono i tre punti e il successo nella stracittadina

di FILIPPO MONETTI
5 gennaio 2025
Alexis Saelemaekers (dx) festeggia con Paulo Dybala dopo il gol del 2-0

Alexis Saelemaekers (dx) festeggia con Paulo Dybala dopo il gol del 2-0

Roma 5 gennaio 2025 - Due lampi giallorossi nel primo tempo e Claudio Ranieri può festeggiare ancora una volta un successo nel derby. La Roma batte la Lazio per 2-0 nel derby romano numero 184 della storia e regala al proprio allenatore il quinto successo in altrettante sfide nella stracittadina. La sblocca uno degli uomini più contestati della giallorossa, quel capitano Lorenzo Pellegrini anche in odore di mercato, poi ci pensa Saelemaekers a fissare il punteggio sul definitivo due a zero. I tre punti rimettono i giallorossi in piena corsa per l'Europa, mentre si ferma la corsa dei biancocelesti in zona scudetto.

Primo tempo

Ranieri conferma in larga parte le anticipazioni della vigilia, ma fa una scelta coraggiosa, perché in trequarti, alle spalle di Dovbyk e al fianco di Dybala, torna tra i titolari capitan Pellegrini. In mediana confermati Paredes e Koné come centrali, così come Saelemaekers Angeliño sugli esterni. Davanti a Svilar si prosegue con la linea a tre composta da Mancini, Hummels e N'Dicka. Per Baroni la parola d'ordine sembra essere continuità e allora si conferma la formazione tipo delle ultime uscite. Provedel tra i pali, protetto dalla linea a quattro composta da Marusic e Nuno Tavares sulle corsie, mentre Gila e Romagnoli fanno da centrali. Guendouzi e Rovella, trovano ancora in Dele-Bashiru il terzo del reparo. In avanti Castellanos è il riferimento centrale, supportato da Isaksen e Zaccagni.

Comincia con coraggio e intraprendenza la Roma, subito pericolosa alla prima verticalizzazione. Koné infatti si inserisce tra le linee dopo appena tre minuti di gara: scambio con Angeliño e tiro forte verso lo specchio del giovane francese. Attento Provedel che si distende, copre bene il suo palo e concede il primo calcio d'angolo dell'incontro. La Lazio però non si fa spaventare dall'ottimo avvio avversario. Il mantra biancoceleste è noto: pressing asfissiante e verticalizzazioni rapide. I giallorossi però sono più convinti e per festeggiare il gol sblocca derby deve aspettare appena il decimo minuto di gioco. Sviluppo verticale dei capitolini, con Pellegrini ad aprire l'azione. Apertura per Saelemaekers, il quale torna dal proprio capitano: controllo e finta per mandare fuori giri la retroguardia laziale, poi elegante destro a giro dai 15 metri per battere il portiere avversario e riprendersi la Roma. Esplode la gioia del pubblico di fede romanista, i giallorossi marcano la prima rete del derby: è 1-0 all'undicesimo di gioco.

La Lazio accusa il colpo, ma prova a reagire, si alza così il baricentro, così come la qualità del palleggio biancoceleste. Questo permette ai ragazzi di Baroni di isolare l'uno contro uno e attaccare la retroguardia avversaria. Il primo a provarci è Isaksen, ma il suo mancino è bloccato a terra da Svilar. La Roma al contrario è in fiducia e al contrario prova addirittura a colpire in contropiede quando recupera palla e al 17' questo vale il raddoppio. Rilancio per Dovbyk, il quale controlla la sfera per Dybala. Saltata una linea difensiva avversaria, la Joya raccoglie e attacca la profondità in un tre contro due. Scarico dell'argentino perfetto per Saelemaekers, il quale non controlla benisismo, ma riesce comunque a calciare con la punta mancina. Provedel para il primo tentativo, ma sulla ribattuta è ancora il belga il più lesto di tutti e mette la firma sul 2-0 romanista. Furibondo Baroni in panchina, la sua Lazio è alle corde. 

Il doppio vantaggio permette alla Roma di cominciare a gestire il ritmo, abbassando il baricentro e togliendo agli avversari la profondità. La Lazio è stordita e prova ad affidarsi alla qualità dei suoi singoli, senza però riuscire mai a mettere in difficoltà Svilar. La linea arretrata romanista infatti tiene molto bene e al netto di un paio di scorribande difficili da gestire, non concede mai tiri in porta ai rivali. Cala così il numero di occasioni da gol, ma aumenta l'intensità, come testimoniato dai diversi cartellini gialli mostrati da Pairetto prima della fine del primo tempo. Prima vengono ammoniti Gila e Zaccagni, Saelemaekers è il primo romanista a finire sul taccuino dei cattivi del direttore di gara, poi Castellanos è l'ultimo a ricevere il giallo. Poco altro da segnalare prima del duplice fischio di Pairetto, che manda le squadre a riposo sul punteggio di 2-0 per la Roma.

Secondo tempo

Decisamente non soddisfatto del primo tempo dei suoi, Baroni si gioca un doppio cambio all'intervallo: dentro Dia e Tchaouna, fuori Dele-Bashiru e Isaksen. Ranieri riprende con lo stesso undici della prima frazione. Parte fortissimo la Lazio per dare un segnale alla gara, alzando in maniera importante il ritmo. Castellanos dopo appena due minuti, attacca bene in percussione sul centro-destra e cerca la conclusione forte sul primo palo: si rifugia in corner Svilar, bravo a coprire il suo palo di riferimento. Al 50' invece sono Guendouzi prima e Rovella poi con clusioni dalla distanza a mettere sotto pressione il portiere giallorosso. Prima si allunga per deviare la sfera in corner, poi bravo a bloccare a terra il tentativo del centrocampista italiano. 

La Roma soffre, ma non soccombe ai rivali, al contrario prova a chiudere il match in contropiede. Dovbyk è un perno fondamentale per la manovra romanista e come in occasione del secondo gol apre benissimo per Pellegrini. Il capitano giallorosso entra in area di rigore e tenta il diagonale, ma Provedel è super e riesce a respingere. Al tentativo avversario, torna a mettere paura la Lazio, ma Tchaouna dopo un batti e ribatti in area di rigore non riesce a tradurre in porta la sfera. Il francese colpisce il pallone con la coscia e il suo tiro si impenna toccando solo la parte alta della traversa. 

Si arriva così a metà del secondo tempo con una squadra, quella giallorossa, in sofferenza in termini di gioco, ma avanti nel punteggio di due gol. Ranieri vuole conservare il margine e allora sceglie di cambiare i propri interpreti: il tecnico al 67' rileva i due marcatori, Pellegrini e Saelemaekers, dentro Pisilli ed El Shaarawy. Sui cambi prova a colpire la Lazio, con la bella giocata di Castellanos, che dai 25 metri, arriva fin dentro l'area di rigore, per poi calciare in diagonale con il destro: para però Svilar. Partita sul filo dei nervi, come si addice a un derby, agonismo alle stelle e Pairetto è costretto a gestire gli animi con i cartellini: ammoniti Dybala e Dia per un paio di parapiglia nella metà campo giallorossa. 

Ranieri legge ancora il momento di difficoltà dei suoi e prova adare forze fresche in attacco: dentro Shomurodov e Baldanzi, escono Dovbyk e Dybala. La Roma si salva sempre in qualche modo sui palloni della Lazio, che piovono numerosi nell'area di rigore romanista. Intanto infuria la lotta a centrocampo, ammonito anche Paredes per un duro intervento ai danni di Castellanos. Baroni invece alza ancora i giri del suo attacco: entra Lazzari per Marusic. Il cambio però non sortisce l'effetto desiderato e la Roma continua a resistere, così poco prima del recupero ecco gli ultimi cambi biancocelesti: entrano Luca Pellegrini e Noslin, fuori Nuno Tavares e Zaccagni.

Si entra così nei cinque minuti di recupero, dove i giallorossi riescono anche ad alleggerire la pressione, giocando a lungo nella metà campo avversaria, mettendo così i sigilli sul risultato finale. Peccato per il parapiglia finale, nato di fronte alle due panchine, dove viene espulso Castellanos, così come viene ammonito N'Dicka. Questo episodio però non cambia la sostanza della gara, così al 97' festeggia tutto il popolo romanista: la Roma vince il derby numero 184 per 2-0 e torna a ridosso della zona Europa, la Lazio invece rallenta rispetto alle squadre di vertice.

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