Roma: Shomurodov il protagonista che non ti aspetti, da esubero a uomo squadra

L'uzbeko è il capolavoro di Ranieri, tra spirito di sacrificio e intesa con i compagni di squadra

di FILIPPO MONETTI
1 marzo 2025
Eldor Shomurodov

Eldor Shomurodov

Roma 1 marzo 2025 – Se ad agosto qualcuno avesse ipotizzato una stagione da protagonista in giallorosso per Eldor Shomurodov, probabilmente sarebbe stato considerato dai più un fervido sognatore. Eppure è impossibile parlare della Roma oggi senza menzionare l'incredibile apporto dato fin qui dal giocatore asiatico. Arrivato nell'estate del 2021, c'erano grandi aspettative circa il suo passaggio in giallorosso. Dopotutto non sono molti i giocatori capaci al primo anno di Serie A di realizzare otto reti in una stagione di centro classifica vissuta al Genoa. Per fare un parallelo attuale, lo scorso anno Mateo Retegui con la stessa maglia realizzò 9 reti, prima di dominare quest'anno la classifica cannonieri di questo campionato.

Il suo arrivo nell'estate di ormai 4 anni fa faceva parte della rivoluzione giallorossa della presidenza Friedkin, guidata da Tiago Pinto come dirigente e José Mourinho come allenatore. Lui e Tammy Abraham dovevano essere i due uomini a rivoluzionare l'attacco giallorosso, in una sessione di mercato dove arrivarono anche il riscatto di Ibañez, oltre a giocatori come Kumbulla, Viña, Rui Patricio e Reynolds. Arrivato per poco meno di 20 milioni, il suo è stato il terzo ingaggio più costoso in termini di cartellino della sessione, mettendo discreta pressione sulle spalle del giocatore. Forse schiacciato da questa pressione, ha fatto parte della formazione vincente in Conference League, ma tra tutte le competizioni, ha giocato 40 partite con 5 gol e 6 assist, ma con un minutaggio di poco superiore ai 1000 minuti, per una media di appena 25 minuti giocati a gara.

Numeri insoddisfacenti, che lo hanno visto sparire dalle rotazioni giallorosse l'anno successivo, aprendo così a una carriera in prestito nelle ultime due stagioni. La prima esperienza allo Spezia è stata complicata, dove non è riuscito ad evitare ai liguri la retrocessione in Serie B. Meglio lo scorso anno, dove proprio agli ordini di Claudio Ranieri ha fatto parte di un Cagliari operaio, bravo a salvarsi con un paio di giornate di anticipo. Le prestazioni non erano però state brillanti e tutti gli indizi puntavano a una imminente cessione. I giallorossi non sono però riusciti a trovare né una sistemazione per il giocatore, né un vero e proprio vice Dovbyk, scegliendo così per una sua permanenza, magari a caccia poi di occasioni durante il mercato invernale.

La situazione però è evoluta in meglio per il giocatore uzbeko. L'arrivo di Ranieri sulla panchina capitolina e i problemi fisici dell'attaccante ucraino gli hanno concesso dello spazio e lui ha fatto fruttare ogni singola occasione. Dopo aver ripreso confidenza con il campo, il giocatore nelle ultime settimane si sta dimostrando un preziosissimo elemento. Il bottino in termini di gol e assist è ancora ridotto: 4 gol e 3 assist in 23 presenze (742 minuti giocati). La cosa positiva però è come molte di queste reti e assist siano arrivate nelle ultime settimane, dove l'assenza di Dovbyk lo ha reso un titolare forzato, senza però farne sentire la mancanza, al contrario diventando protagonista di questo momento di grande forma giallorossa.

In questa stagione l'uzbeko sta dimostrando un eccellente spirito di sacrificio, oltre a un fine senso calcistico, dove sa essere complemento perfetto sia di Dybala, sia di Soulé. Un continuo crescendo, che si sta rivelando la grande rivincita dell'attaccante asiatico, provando oggi a giustificare una valutazione probabilmente eccessiva quattro anni fa. Il suo contratto con i capitolini scadrà nel 2026 e se fino a inizio anno, il suo addio al club giallorosso sembrava solo una questione di tempistiche, oggi più che mai sembra diventato un perfetto complemento per la rosa. Il simbolo dell'agonismo e dello spirito di sacrifico che Claudio Ranieri ha chiesto a questa Roma, nel momento esatto del suo ritorno in panchina. 

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