Carlos e Charles, chi comanda?. Ferrari a Suzuka con due capitani

Leclerc ha aiutato Sainz a Singapore, ma non può fare la seconda guida. In Giappone le prime conferme

di LEO TURRINI -
19 settembre 2023
Carlos e Charles, chi comanda?. Ferrari a Suzuka con due capitani

Carlos e Charles, chi comanda?. Ferrari a Suzuka con due capitani

E adesso? Adesso la Ferrari ha scoperto di avere due capitani. Il Boom, anche mediatico, di Carlitos Sainz introduce una variabile indipendente nelle dinamiche del Cavallino. E le conseguenze dovranno essere governate con cautela e con intelligenza. Perché ovviamente non si può pretendere che Carletto Leclerc sia ubriaco di felicità a cospetto della meritata consacrazione del collega di lavoro…

I numeri. Lo spagnolo e il monegasco sono compagni dal 2021. Nella prima stagione di coabitazione, lo spagnolo fece più punti nel Mondiale. Ma la macchina era un catorcio e gli unici lampi in qualifica (esempio: la incredibile pole di Montecarlo) furono firmati da Charles.

Nel 2022, con una vettura non di rado competitiva, Leclerc è stato quasi sempre davanti. Ha vinto 3 Gp, contro l’unico successo del compare iberico.

In questo 2023, altro ribaltone. Di Sainz il miracolo di Singapore e la suggestiva pole di Monza. Dunque Carlitos è in vantaggio. E Carletto rosica.

Il futuro. Riassaporato il piacere della vittoria dopo 434 giorni, la Ferrari adesso ha obiettivi non dichiarati ma reali.

C’è subito un’altra gara. Su una pista iconica. Suzuka, dove nel 2000 Schumi pose fine ad un digiuno iridato lungo 21 anni (giusto per dire che i fans del Cavallino alle astinenze ci sono abituati!).

Strappare il secondo posto a Mercedes nella classifica riservata ai costruttori non è impossibile. Okay, sarebbe un premio di consolazione. Ma avrebbe un significato. Meglio: darebbe un senso alla fase finale del campionato.

Vasseur. Da venerdì in Giappone, Carlitos Sainz sarà guardato con occhi diversi da tutti i colleghi. A Singapore è stato geniale nella gestione strategica di un’impresa difficilissima. Ha vinto alla Lauda, usando…la cabeza, la testa.

Ed è un complimento da brividi.

Anche Leclerc ormai guarda al compagno in un modo nuovo. Oramai è chiaro, dicevo all’inizio, che la Rossa ha due capitani. Carletto ha aiutato Carlitos nella tenera notte singaporegna: ma non è nato per fare il gregario, il monegasco.

Il sogno è un duello in famiglia in chiave mondiale. Al ringalluzzito Fred Vasseur piacerebbe molto gestire una sfida iridata tra i suoi drivers.

Esagerazioni?

Vedremo e vedrete. Vedremo anche, a Suzuka, se e quanto la Red Bull sia diventata…umana, causa nuove regole in materia di flessibilità sulle ali delle monoposto.

E chissà che l’autunno di una stagione Bibitara non si tinga, all’improvviso, di Rosso.

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