Giovedì il sorteggio delle Finals, Nole cerca l’ennesimo record per raggiungere Connors. L’eterno Djokovic è l’esame di laurea per Sinner

Anche Carlos, come Charles domenica in Brasile, non riuscì nemmeno a prendere il via in Qatar. Prossimo appuntamento a Las Vegas: circuito cittadino come Singapore, dove lo spagnolo ha vinto.

di LEO TURRINI -
7 novembre 2023
L’eterno Djokovic è l’esame di laurea per Sinner

L’eterno Djokovic è l’esame di laurea per Sinner

"Sono deluso, per non dire altro. Ho perso il servosterzo e la potenza del motore nel giro di formazione. Fa male".

Povero Leclerc! In attesa di fare un giretto a Lourdes (sempre che riesca ad arrivarci, ehm ehm…ieri Ryanair gli ha ironicamente offerto il biglietto), il monegasco tenta di schiacciare il tasto reset. Ma non è semplice proiettarsi sul futuro con una zavorra di delusioni.

L’analisi. Intanto la Ferrari ha ufficialmente offerto una spiegazione al disastro di Interlagos. Eccola: "Durante il giro di formazione, Charles ha riscontrato un problema con uno dei sistemi della nostra vettura che ha portato ad una perdita di alimentazione idraulica, il che significa che non aveva né il servosterzo né il comando del cambio. Questo significava che non avrebbe potuto fare nulla per controllare la vettura ed evitare di sbattere contro il muretto".

Lo shock. L’episodio è stato accolto con comprensibile disappunto dai vertici della Scuderia e della azienda. Non che qualcuno immaginasse di poter battere Verstappen sul circuito di Senna: ma non riuscire nemmeno a partire, con un pilota che il suo fin lì l’aveva fatto collocando la monoposto in prima fila, insomma, fa proprio male. "È stato uno shock per tutti", ha fatto sapere Fred Vasseur. Che ben si rende conto di come un deficit di affidabilità, in un contesto di scarsa competitività, sia una aggravante. Non da poco.

Come Sainz. Anche perché non molto tempo fa l’altro ferrarista manco si era presentato allo Start: in Qatar era stato Sainz a fare da spettatore suo malgrado, per noie alla alimentazione (almeno così era stato detto).

Morale: la SF23 non è solo modesta come prestazioni. È anche sorprendentemente fragile. A Maranello non piove sul bagnato: grandina.

Avanti. Come se ne esce? Intanto, aprendo l’ombrello, perché le critiche non risparmiano nessuno e usare Binotto ancora come alibi non sarebbe carino. Meglio guardare avanti.

A Las Vegas si corre in città. Come a Singapore, dove Sainz ha vinto. Hai visto mai…

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