Il fuoriclasse e la Rossa, che favola. Hamilton alla Ferrari dal 2025. Tutto per vincere l’ottavo Mondiale. Sfida in casa con Leclerc, adios Sainz

A quaranta anni l’asso della Mercedes tenterà un’altra impresa: "La scelta più difficile della mia vita". Carlitos lascerà a fine stagione, nel suo futuro le frecce d’argento o l’Audi: "Ma darò sempre il massimo".

di LEO TURRINI -
2 febbraio 2024
Hamilton alla Ferrari dal 2025. Tutto per vincere l’ottavo Mondiale. Sfida in casa con Leclerc, adios Sainz

Hamilton alla Ferrari dal 2025. Tutto per vincere l’ottavo Mondiale. Sfida in casa con Leclerc, adios Sainz

Carletto è stato il primo ad essere informato. Una settimana fa, quando venne annunciata l’estensione del suo contratto. Dopo il 2024, gli dissero, non sarà più Sainz il tuo collega di lavoro. Leclerc è un tipo sveglio: con Verstappen blindato in Red Bull e Norris bloccato in McLaren, fatalmente sullo sfondo si stagliava l’ombra del mito.

Lewis Hamilton.

Due anni e… Il sette volte campione del mondo aveva un accordo con Mercedes fino a tutto il 2025. Si era tenuto le mani libere per il futuro remoto: dal 2026 la Formula Uno stravolgerà il regolamento tecnico.

Su questa prospettiva aveva abilmente lavorato John Elkann. La scorsa estate il presidente della Ferrari aveva smentito, quando avevo scritto che aveva offerto il volante della Rossa ad Hamilton: era una bugia…bianca, detta a fin di bene. Per non turbare l’ambiente di Maranello.

Ma il seme della trattativa era stato gettato.

La svolta. Quando Lewis firmò il rinnovo biennale con Mercedes, pareva tutto finito. No, invece: il Campionissimo aveva una clausola che gli permetteva di liberarsi dal vincolo con Stoccarda con dodici mesi di anticipo. Cioè da gennaio 2025.

Qui scatta la domanda delle cento pistole. Perché Hamilton ha deciso di dire sì a John Elkann? Ha visto qualcosa nei programmi e progetti Mercedes che non lo convinceva? Oppure…

I soldi. Il denaro non c’entra: Lewis è ricchissimo, era già strapagato dov’era. In Ferrari guadagnerà un po’ di più ma non tantissimo. È un uomo da cinquanta milioni di euro a stagione, più bonus e sponsor. Ma a spingerlo verso l’Italia è stata la forza della suggestione: vincere l’ottavo titolo, record dei record, con la macchina che fu di Schumi e del suo mentore Lauda. Ci riuscirà?

Wolff. In Mercedes avevano capito. Ieri Toto Wolff ha radunato la squadra per comunicare il divorzio che sarà. Non manca chi sostiene che il manager sia pronto, fra un annetto, a seguire Hamilton in Emilia. Mai dire mai, con certa gente (ma tutta l’operazione, su impulso di Elkann e Benedetto Vigna, l’ad del Cavallino, è stata condotta da Fred Vasseur, che lanciò Lewis nelle formule minori ed è pure stato testimone di nozze di Toto Wolff).

Hamilton. "La scelta più difficile, ma è tempo di nuove sfide", ha postato in serata Lewis, già mentalmente in missione per Maranello.

Sainz. Vasseur è un tipo che gronda bonomìa da tutti gli artigli. Adesso si è capito perché non aveva fretta di rinnovare il contratto di Sainz! Il povero (si fa per dire) Carlitos disputerà l’ultima stagione in Rosso da separato in casa. Non l’ha presa benissimo, ma neanche malissimo. "Darò comunque tutto", assicura. A piedi non resterà di sicuro, proprio la Mercedes dovrà trovare un pilota e poi nel 2026 arriva la Audi, legatissima a suo padre, il re della Dakar. Ma sarà una faccenda delicata, la gestione di Sainz a Maranello da oggi in poi…

Leclerc. Resta da dire che Carletto sapeva e va bene, ma con Hamilton in squadra il ruolo di primo pilota te lo scordi.

Allacciate le cinture…

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