Lo strano caso di Sainz: vola nei test. Un tombino rallenta Leclerc. Horner, frecciate dalla McLaren

Carlos Sainz il più veloce nei test F1 in Bahrain, seguito da Perez e Hamilton. Ferrari competitiva, ma sensazioni. Horner sotto inchiesta, rischio di perdere il posto.

di LEO TURRINI -
23 febbraio 2024
Un tombino rallenta Leclerc. Horner, frecciate dalla McLaren

Un tombino rallenta Leclerc. Horner, frecciate dalla McLaren

Dal deserto filtrano notizie incoraggianti. Il separato in casa Carlos Sainz è stato il più veloce nella seconda giornata dei test in F1 in Bahrain. Lo spagnolo nella classifica di giornata ha preceduto la Red Bull di Perez (Verstappen ha riposato) e la Mercedes di Hamilton.

A far sorridere i ferraristi, più del responso del cronometro, è stato il passo gara tenuto dal…predecessore di Hamilton a Maranello. Con tanta benzina e gomme dure, la SF24 è parsa competitiva.

Ma, al solito, sono solo sensazioni.

Le parole. Ha detto il Sainz sedotto e abbandonato: "Abbiamo completato senza problemi il piano di lavoro. Il nostro pomeriggio è filato via liscio consentendoci di lavorare sia con poco carburante che con più peso a bordo, il che ci ha permesso di fare delle comparazioni interessanti.

Non vedo l’ora di salire di nuovo in macchina domattina per concentrarmi ancora soprattutto sulla distanza".

Leclerc. Molto prudente Carletto, che in mattinata era stato rallentato da…un tombino. Ha chiarito il monegasco: "Onestamente non ha ancora senso parlare di competitività. Credo che i veri valori in campo si vedranno solamente in qualifica la prossima settimana.

Abbiamo fatto alcuni cambiamenti robusti sulla vettura e abbiamo cominciato a lavorare sui dettagli di assetto. Di sicuro un anno fa era difficile trovare feeling con l’auto. Adesso è migliorato il bilanciamento e sarà meno arduo sviluppare un progetto abbiamo una base. Ovviamente Red Bull è ancora il punto di riferimento. Abbiamo progredito con la guidabilità, io e Carlos faremo meno fatica a portare la monoposto al limite".

Horner. A proposito di Red Bull: è sempre incerta la sorte di Chris Horner, da vent’anni leader dell’Impero Bibitaro ai box. Grava su di lui l’accusa di comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente del team. Una brutta storia, che potrebbe costargli il posto.

Ieri Horner, presente in Bahrain per i test, ha dribblato l’argomento. Ha detto: "Essendo al centro dell’inchiesta, non faccio commenti ne’ sono in grado di indicare le tempistiche dell’indagine. Mi limito ad auspicare che si arrivi ad una soluzione il più in fretta possibile".

Ma che per lui tiri una brutta aria lo ha fatto capire un suo collega, il manager della McLaren Brown: "Queste storie fanno male alla Formula 1 – ha spiegato –. Le contestazioni sono molto pesanti. La nostra scuderia reputa fondamentali i valori della inclusione e della diversità. Ci auguriamo che l’inchiesta promossa dalla Red Bull sia trasparente. Fia e F1 hanno invocato una soluzione in tempi stretti e noi siamo d’accordo, queste voci danneggiano l’immagine del nostro mondo…".

Eh sì, pare proprio che il cerchio intorno ad Horner si stia chiudendo…

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