F1, Marko risponde ai rumors: "Deciderò io quando andare via, non il signor Horner"

Il super consulente di casa Red Bull ha replicato alle voci che lo vedrebbero vicino all'addio, sollecitato dalle tensioni con il team principal della scuderia

di GABRIELE SINI -
18 ottobre 2023
Helmut Marko (Ansa)

Helmut Marko (Ansa)

Roma, 18 ottobre 2023 – In casa Red Bull potrebbe scatenarsi presto una tempesta. Ciò che meno ci si poteva aspettare in questo finale di stagione, ovvero una lite interna alla scuderia campione del mondo, potrebbe realizzarsi nelle prossime settimane. Al centro della questione c'è Helmut Marko, super consulente del team di Milton Keynes che, formalmente, neanche risulta presente all'interno dell'organigramma della squadra. Il manager austriaco agisce, infatti, da consulente esterno, anche se in realtà gestisce anche l'accademia dei giovani piloti. Qualche giorno fa, i giornali brasiliani avevano spifferato un rumor che avrebbe visto il team principal Christian Horner "detronizzare" Marko dal proprio ruolo. L'obiettivo del boss del muretto della Red Bull sarebbe quello di allontanare il nativo di Graz, sempre al centro di alcune polemiche diplomatiche anche negli ultimi tempi, e per le quali è stato, paradossalmente, premiato recentemente. Analizziamo nel dettaglio tutta la situazione, compresa la risposta dello stesso Helmut, che ha smentito categoricamente un suo addio al mondo della Formula 1 e ha lanciato una frecciatina proprio nei confronti di Horner.

La risposta di Marko

Christian Horner vorrebbe l'allontanamento di Helmut Marko dalla Red Bull. Il team principal del muretto campione del mondo, secondo quanto riportato dal quotidiano brasiliano "O Globo", starebbe facendo pressione sui vertici del team per estromettere dalle attività il manager austriaco. Le motivazioni sarebbero diverse e spaziano dalle dichiarazioni poco politically correct di Marko (ultima quella su Sergio Perez, definito meno concentrato di Verstappen perché sudamericano), alle decisioni interne, come quella di tenere Yuki Tsunoda al volante dell'AlphaTauri, nonostante il parere contrario del manager britannico. Questa riorganizzazione della squadra starebbe avvenendo alla luce della scomparsa di Dieter Mateschitz, il quale ha sempre tenuto al suo fianco Marko e credeva fermamente nelle politiche lavorative e decisionali del nativo di Graz. Ora che Mateschitz non c'è più, Horner avrebbe calcato la mano per allargare i propri poteri all'interno del team, forte anche dei successi ottenuti in pista.

Di fronte a queste insistenti voci di corridoio, che hanno fatto velocemente il giro del mondo, Helmut Marko si è visto costretto a rispondere e lo ha fatto parlando al quotidiano viennese Osterreich: "Contrariamente alle tante ipotesi circolate, sto bene. Devo deludere i profeti di sventura. Non ho idea perché stiano circolando questo tipo di voci. Smentisco che in settimana ci sarà un vertice per decidere il mio futuro". Con la sua solita ironia pungente, dunque, l'ex pilota austriaco ha nettamente smentito anche anche i rumors di un incontro tra le parti in causa per decidere il suo futuro. Marko ha poi proseguito, lanciando una frecciata ad Horner: "Ho un contratto sino alla fine del prossimo anno (2024, ndr). Quando e come mi fermerò, ovvero quando smetterò, sarò io a deciderlo e non, ad esempio il signor Horner. A causa della nuova organizzazione, tutto è ora diverso e le persone stanno cercando di ridefinire i propri poteri".

Il consulente esterno ha, dunque, fatto intendere tra le righe come i rapporti tra lui e Christian Horner siano, al momento, tutt'altro che idilliaci. Forte di un accordo di consulenza esterna che scadrà solamente al termine del mondiale 2024, l'ottantenne non ha alcuna intenzione di farsi da parte e non si spiega le insistenti voci sul proprio addio. Proseguendo la sua intervista, Marko ha poi anche negato che a Sergio Perez sia stato dato un ultimatum di due Gran Premi per dimostrare di poter essere ancora un pilota all'altezza delle aspettative della Red Bull: *Si tratta solamente di speculazioni, sia quella relativa a Yuki Tsunoda che quella su Sergio Perez. "Non c’è nessun ultimatum su Perez. Penso che stiamo vincendo troppo e vengono scritte cose incredibili". Helmut ha infine invitato tutti, stampa e tifosi, ad apprezzare maggiormente le incredibili prestazioni di Max Verstappen, invece di creare polemiche che, secondo il suo punto di vista, non esistono: "Bisognerebbe apprezzare maggiormente le prestazioni di Max Verstappen, che sono straordinarie. Da quando parlai per la prima volta con Max, ed aveva quindici anni, tra noi si è creato un legame speciale. Non vedo l’ora di andare ad Austin per festeggiare domenica la sua cinquantesima vittoria nei Gran Premi".

Il premio per Helmut Marko

A contrapporsi a questo clima ostile nei confronti di Helmut Marko, c'è stata una premiazione che lo ha visto protagonista in prima persona. L'austriaco è stato insignito del premio "Gerhard Hirschmann" per aver contribuito allo sviluppo economico e storico alla regione della Stiria. Questo premio, assegnato dalla città di Graz nella quale Marko è nato, gli è stato consegnato dal vice sindaco Judith Schwentner e dall'assessore comunale alla cultura Gunter Riegler. Il primo ha così descritto Marko: "Egli è un pensatore critico e litigioso, un anticonformista che ha la sua testa e difende le sue convinzioni". Riegler ha poi integrato il pensiero della giuria: "Helmut sorprende con i suoi punti di vista e i modi di argomentare, mette in discussione fatti presumibilmente inamovibili, offre contributi alle discussioni attraverso esagerazioni sarcastiche e umoristiche che si distinguono piacevolmente dalle banalità. Ha contribuito al radicamento della Formula 1 in Stiria, creando così un valore pubblicitario inestimabile per la regione e la nostra patria. Il nostro Paese gli deve molto anche per i suoi impulsi economici e culturali alla città di Graz e soprattutto al suo centro storico". Quelle che, dunque, sono considerate spesso dalla stampa uscite scomode e negative, hanno paradossalmente premiato Marko.

La posizione di Verstappen

A giocare un ruolo importante in questa vicenda potrebbe essere Max Verstappen. Il pilota olandese, idolo dei tifosi e artefice dei trionfi recenti della Red Bull, potrebbe diventare l'ago della bilancia per il futuro di Helmut Marko. A pensarla in questo modo è Ralf Schumacher, che alla Gazzetta dello Sport ha così dichiarato: "È nell’interesse della Red Bull risolvere queste tensioni il più in fretta possibile perché la squadra ne risente. Verstappen considera Marko come un secondo padre ed Horner farebbe bene a non mettere ulteriore pressione al consulente. Il legame tra Helmut e Verstappen non può essere sottovalutato: Max non tollererebbe l’uscita di scena di Helmut e piuttosto preferirebbe fare a meno di Horner".

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