Test a tinte Rosse, Red Bull nascosta. Lewis: "Io, ispirato da Schumacher"
Leclerc il più veloce sul giro secco, ma Verstappen resta il favorito. Hamilton: "L’italiano? Proverò a impararlo"
Meglio dire la verità al lettore: si è visto ieri in Bahrain uno scatenato Verstappen sul passo gara, cioè con gomme più dure e tanta benzina a bordo. Tradotto: tra una settimana il Mondiale di F1 inizierà con un favorito d’obbligo. L’olandese al volante della sua Red Bull.
Alonso. Per capire l’aria che tira tra le dune del deserto, mi affido ad una lapidaria esternazione del…nonno della compagnia. Ha detto Fernando Alonso, uno notoriamente senza peli sulla lingua: "Con questa Red Bull Verstappen sta dominando. Credo che gli altri 19 piloti già siano consci che non saranno campioni del mondo".
Grazie e buon lavoro.
Leclerc. E la Ferrari? Non è andata male, se si pensa che sul giro secco Carletto è stato ieri il più veloce. Ma Fred Vasseur ha ammesso che i Bibitari stanno davanti: "Verstappen è la lepre – ha spiegato il manager francese della Signora in Rosso –. Ovviamente questo era solo un test e per vedere i reali valori in campo non resta che darci appuntamento fra una settimana esatta, con le prime qualifiche della stagione. Mi sento però di dire che, guardando esclusivamente a noi stessi, siamo partiti col piede giusto. Mi aspetto che i vari top team saranno molto vicini fra loro e non vedo l’ora di verificare il valore del nostro pacchetto in rapporto agli avversari".
Hamilton. Vabbè: in questa atmosfera non sorprende che si parli già, parecchio, del 2025. Ad esempio Lewis Hamilton ha voluto raccontare il senso della sua scelta ferrarista: "Quando ho rinnovato con Mercedes l’estate scorsa credevo sarei restato lì, però sotto Natale si è presentata l’opportunità di scegliere il Cavallino. Mai mi ero trovato di fronte ad una decisione così difficile. Non c’è pilota che non immagini cosa possa significare vestire di Rosso! Poi la Scuderia non vince il titolo dal 2007 e anche questo per me è uno stimolo enorme. Aggiungo che quando ero un adolescente nei videogiochi sceglievo sempre la parte di Michael Schumacher. Maranello? Onestamente non ci ho mai messo piede, anche se una Ferrari me la sono comprata. Non nascondo che mi farà piacere tornare a lavorare con Vasseur, siamo amici, fu il mio manager quando gareggiavo nelle categorie minori, è molto bravo. Volete sapere se imparerò l’italiano? In tanti anni di carriera non sono mai riuscito ad andare l’oltre inglese però prometto di provarci…".
Ecco, bravo. Magari vai a lezione proprio con Vasseur, che dopo tredici mesi nel Bel Paese ancora non lo parla, l’idioma di Dante…
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