Vasseur "Nessun dubbio, Sainz ci aiuterà"
Il team principal non commenta l’arrivo di Hamilton dal 2025. Il dt Cardile: "Abbiamo riprogettato ogni area della vettura"
C’era anche John Elkann. Il presidente ha accompagnato con occhi da tifoso la nuova Ferrari. Ha scelto di non rilasciare dichiarazioni: l’emozione non ha voce, cantava Celentano. Meglio lasciar parlare i fatti. Aspettando Lewis Hamilton, non sarebbe male cominciare a vincere.
E così, eccoci qua. L’ennesimo sogno a quattro ruote. Per scappare dall’incubo: la Rossa non conquista il titolo piloti dal 2007, quello costruttori dal 2008. All’epoca, John Elkann era un ragazzo, più o meno.
Anche basta, su.
Vasseur. Questa SF24 è la prima monoposto interamente…attribuibile al manager francese. Un anno fa arrivò a frittata già confezionata. Lui si schermisce: "Una Ferrari è figlia di tutte le persone che lavorano al reparto corse". Poi taglia corto su Hamilton: "Abbiamo anticipato l’annuncio di Lewis per non essere distratti dalle voci durante la stagione. Non sta a me dire quanto abbia influito positivamente sull’accordo la mia lunga frequentazione con lui". E su Sainz: "Mi fido al cento per cento della sua professionalità, farà il suo dovere fino in fondo". Sulle prospettive: “Respingo l’idea che questo sia un anno di transizione! Più gare vinceremo e migliore sarà la nostra posizione nel campionato. In Bahrain vogliamo arrivare pronti, essere competitivi e non solo sul giro secco come ci capitava nel 2023". Sul caso Horner: "Non ne so niente, evito giudizi. Escludo però che la nostra campagna acquisti dipenda da quanto potrà accadere in Red Bull. Stiamo reclutando ingegneri e continueremo a farlo".
Il dt. La nuova Ferrari, non rivoluzionaria nell’aspetto ma piena di novità, è stata progettata dallo staff coordinato dal direttore tecnico Enrico Cardile (foto). Le sue parole: "In Bahrain correrà la macchina che avete appena visto. Con la SF-24 abbiamo voluto creare una piattaforma completamente nuova. Si può dire infatti che ogni area della vettura sia stata riprogettata. Abbiamo trasformato le indicazioni dei piloti in grandezze ingegneristiche e abbiamo assecondato la loro esigenza di avere una vettura più facile da guidare e quindi da sfruttare e portare al limite. Non ci siamo posti vincoli se non quello di ottenere una monoposto robusta e sincera, che faccia anche in pista quello che vediamo in galleria del vento".
Power unit. Quanto all’ibrido che dovrà alimentare le speranze di Leclerc e Sainz, il capo dei motoristi Enrico Gualtieri la mette giù così: "Il fatto che il progetto della power unit sia congelato per regolamento non significa che il 2024 non presenti sfide interessanti. CI aspetta la stagione con più gare nella storia e questo significa tempi di reazione più veloci e meno ore al banco. Abbiamo rivisto tutti i processi che riguardano il propulsore in modo da massimizzarne la prestazione. E grazie al monitoraggio dei fluidi con Shell siamo in grado di avere indicazioni sullo stato di salute della power unit". Sullo stato di salute dei ferraristi, vi aggiornerò a breve.
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