Editoriale

Ecco Pedrito, predestinato alla Vale

di RICCARDO GALLI -
25 marzo 2024

Occhio ragazzi, perché quello spagnolino dal nome simpatico, da protagonista di western all’italiana, farà grandi cose. Si chiama Pedro. Pedro Acosta. E ieri, podio a parte perché portato a casa anche grazie ai ruzzoloni di quei big, il ragazzino spagnolo ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto. Irriverente (come Marquez), millimetrico (come Bagnaia), ambizioso e giovane (come il primo Valentino Rossi). Ed eccolo qui il paragone che fa sognare. Acosta, Pedrito, sembra davvero l’unico giovane, giovanissimo, un deb, che può nascondere (ma non troppo) un potenziale di crescita dirompente. Proprio come fu per il ragazzino Rossi che prese per mano il mondo del motociclismo e poi c’ha costruito dentro una leggenda. Acosta sì, più che la stravittoria di Martin, il botto Marquez-Bagnaia e la sfortuna di Viñales, è stato il vero protagonista della gara di Portimao. E la MotoGp si è alzata in piedi e lo ha applaudito. Forse più per il futuro che per il presente. Perché il talento si vede subito. E il talento ti fa subito innamorare. La scalata al podio di Pedrito è stata un inseguirsi di emozioni di staccate da big. Sì, Acosta, siamo sicuri, a Valentino piace e piacerà da matti. Perché può essere come lui. Ben arrivato, Pedrito.