MotoGp, la crisi Ktm inguaia Acosta. Parla il manager: “Siamo preoccupati”

Il baby fenomeno legato da un biennale a Ktm, ma la crisi finanziaria preoccupa il manager Valera: “Ci avevano detto che erano colossi…”

di MANUEL MINGUZZI
13 dicembre 2024
Pedro Acosta

Pedro Acosta

Roma, 13 dicembre 2024 – Pedro Acosta e Ktm, un binomio che sembrava solidissimo ma che ora rischia di sbriciolarsi. Attenzione, non è alle viste una separazione per il 2025, lo spagnolo ha contratto per due anni, però la crisi finanziaria degli austriaci sta incrinando il rapporto di fiducia con il pilota e il suo manager, che avevano creduto alle promesse di Ktm di provare a scalfire la superiorità di Ducati. Nessuno, tuttavia, si aspettava questo crollo economico con debiti vicini ai 3 miliardi di euro e la preoccupazione serpeggia nell’entourage di Acosta, non tanto sulla presenza in griglia per il prossimo anno quanto sulla competitività della moto. Infatti, se da un lato Ktm sta continuando a ribadire il proseguimento del progetto MotoGp, dall’altro è inevitabile pensare a enormi difficoltà nella fase di sviluppo della moto se dovessero mancare i finanziamenti alla parte sportiva. E competere, in questa situazione, diventerebbe difficile. Acosta, dunque, potrebbe guardarsi intorno alla ricerca di un nuovo team.

Il manager: “Siamo preoccupati”

Non nasconde una certa apprensione il manager di Pedro Acosta, intervistato da MotorsportNetwork. Al momento della firma sul contratto Ktm non aveva problemi, non c’erano alle viste le nubi che poi hanno avvolto i bilanci dell’azienda austriaca che è alle prese con un piano di insolvenza, debiti per circa 3 miliardi e dipendenti a rischio licenziamento. Insomma, un disastro su tutta linea. Questa situazione, evidentemente, si ripercuoterà sulla parte sportiva, infatti è già stata ridotta la spedizione per la Dakar e i dubbi sulla stagione 2025 di Moto gp aleggiano. Sentite Albert Valera, manager di Acosta: “Nessuno ci ha avvertito al momento della firma del contratto a maggio – le sue parole – Ci è stato venduto Ktm come un colosso e con una grande forza finanziaria, per cui quello che sta succedendo ora è per noi una sorpresa”. Per ora ci sono rassicurazioni sul progetto MotoGp, i dubbi invece riguardano la competitività della moto, perché senza aggiornamenti sarà impossibile tenere il ritmo di Ducati e delle altre: “Non c’è pericolo di non avere una moto, ma ci chiediamo in quali condizioni dovremo correre e competere. A maggio abbiamo firmato per un progetto vincente e un’azienda che generava profitti, con l’intento di lottare con Ducati. Oggi, dopo sei mesi, è cambiato tutto”, la preoccupazione di Valera. Difficile per tutti trovare una spiegazione al crollo finanziario di Ktm, anche Valera non ha risposte: “Ci chiediamo cosa sia successo e negare l’evidenza sarebbe assurdo. Dobbiamo essere onesti, sia io, sia Pedro che la sua famiglia siamo preoccupati per la situazione attuale”. Ci si chiede, invece, se Acosta possa rompere anticipatamente il contratto, ma allo stato attuale delle cose non ci sono presupposti. Inoltre, serpeggiano già i primi rumors su un possibile passaggio del baby talento in Ducati, sotto l’egida di Dorna che non vorrebbe perdere le prestazioni di un grande pilota: “Non possiamo anticipare gli eventi – la risposta di Valera – Il contratto si può rompere solo in caso di violazione e Ktm non ne ha commesse. Per il 2025 tutto rimane invariato a meno che la situazione non peggiori. Dorna? Non abbiamo parlato con loro, ma Ezpeleta ci ha detto che in caso di bisogno avrei potuto chiamarlo senza problemi”. Sempre più guai per Ktm

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