La rivelazione di Lorenzo: “Firmai per Honda senza dirlo a nessuno. In Ducati ero spalle al muro”

Lo spagnolo aveva scelto la casa di Borgo Panigale per uscire da una difficile situazione in Yamaha, ma anche in rosso non è andata. E Marquez disse: “Prendetelo in Honda”

di MANUEL MINGUZZI
11 dicembre 2024
Jorge Lorenzo

Jorge Lorenzo

Bologna, 11 dicembre 2024 – Ultimi anni di carriera turbolenti per Jorge Lorenzo dopo il titolo mondiale del 2015. Tutti lo ricordano, quel titolo, vinto in volata su Valentino Rossi, suo compagno di squadra, in mezzo alle polemiche per il comportamento di Marquez, accusato dal Dottore di avergli fatto perdere il decimo titolo della carriera. Quella vittoria, secondo Jorge, contribuì a incrinare il suo futuro con i tre diapason e infatti, dopo poco, decise di andare in Ducati per un biennio. Il rapporto con Dall’Igna è sempre stato solido e bastò una breve chiacchierata al telefono per arrivare al matrimonio. Ma anche in Ducati Lorenzo non trovò la giusta armonia, soprattutto dopo una tripla caduta che coinvolse il suo compagno Andrea Dovizioso. E allora tutto si risolve con un’altra via di fuga, Honda, dietro consiglio di Marc Marquez.

Lorenzo: “Firmai senza dirlo a nessuno”

La storia è nota. Lorenzo vince il mondiale 2015, ma la coabitazione con Vale Rossi si fa difficile, soprattutto dopo l’accusa di una sacra alleanza con Marquez per farlo perdere, così Jorge inizia a guardarsi in giro e sceglie Ducati, dove c’è Dall’Igna che lo conosce bene. Il racconto di Lorenzo in un documentario di Dazn Spagna: “Alla fine del 2015 cercavo nuovi stimoli e, quando ho vinto il titolo, Yamaha non ha mostrato troppo entusiasmo. Mediaticamente preferivano Rossi. Così ho chiamato Gigi Dall’Igna e da lì è iniziato tutto”, le parole di Lorenzo. Ma anche in Ducati diventa difficile, la moto è diversa, con caratteristiche opposte a Yamaha mentre Lorenzo pensa di poterla ugualmente guidare: “La Ducati era molto stabile in frenata e andava veloce in rettilineo, ma non aveva la stessa fluidità della Yamaha – ancora Lorenzo – Ma nel 2017 ho chiuso la stagione andando forte e anche Ducati era contenta di me, così per il 2018 ero molto fiducioso”. E cosa succede? Un incidente a Jerez, dove Lorenzo butta giù Dovizioso, allora rivale di Marquez per il mondiale: “La stagione non è andata bene e poi c’è stata quella caduta a Jerez con Dovizioso e a Ducati non è piaciuto. Si stavano spazientendo”. Altro giro, altro regalo. Lorenzo si adopera per un colloquio con Puig, responsabile di Honda, e arriva un accordo: “Mi sono trovato spalle al muro e ho chiamato Puig e ho firmato con Honda, non lo sapeva nessuno. Al Mugello ho vinto cinque giorni dopo aver firmato con i giapponesi”. E per Honda arriva anche la benedizione di Marquez, che già all’epoca aveva percepito la pericolosità della Desmosedici che aveva permesso a Dovizioso di giocarsi il titolo. Marquez ha convinto i vertici a puntare su Lorenzo: “Quando Jorge era in Ducati ho fatto presente a Honda che erano arrivati al nostro livello e la miglior strategia era prendere Lorenzo. Un cinque volte campione del mondo andava preso per evitare che Ducati ci battesse”. Non è andata bene in ala dorata con un undicesimo posto come miglior piazzamento e una serie di cadute, soprattutto quella in Olanda che gli ha fatto saltare i successivi tre gp.

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