MotoGp, porte aperte a nuovi marchi, ma Ezpeleta avverte: “Solo con squadre esistenti”
La crisi di KTM, le possibilità di BMW e Suzuki: per entrare in Moto serve accordarsi con uno dei team già presenti

Pecco Bagnaia e Jorge Martin
Bologna, 10 dicembre 2024 – Un mondo della MotoGp in continua evoluzione, ma sempre con il rischio della crisi dietro l’angolo. KTM è duramene colpita da un monte debitorio importante e i dubbi sul futuro nel mondo delle corse aleggia nel paddock del motomondiale. Nel 2025 gli austriaci dovrebbero correre con quattro moto, due ufficiali e due satellite, ma la recente crisi finanziaria potrebbe compromettere anche la struttura sportiva e gli aggiornamenti sulla stagione Moto gp. “Al 90% si corre, ma sugli aggiornamenti non sappiamo”, le parole di Carlo Pernat, manager di Bastianini che ha firmato proprio in KTM per la prossima stagione. Insomma, c’è preoccupazione e anche in Dorna si percepisce una certa apprensione sulla possibilità che KTM possa effettivamente mettere in pista le quattro moto. Non è un caso che di recente si sia tornati a parlare di possibili nuovi ingressi, in particolare di BMW e Suzuki.
Ezpeleta: “Porta aperta, ma senza aumentare il numero di piloti”
Di recente il capo di Suzuki ha riaperto la porta a un ritorno in MotoGp, abbandonata nel 2022, mentre BMW sembra aver fermato un po’ i suoi ardori nonostante la presenza di Toprak Razgatlioglu, che vuole una chance nel mondiale nel 2026 dopo aver dominato la Superbike. Per ora i tedeschi non si sono sbilanciati su uno sbarco in Moto gp, di cui sono partner, ma Dorna si guarda attorno, proprio nel caso in cui la situazione di KTM dovesse degenerare. Non c’è però spazio per aumentare il numero di piloti, perché gli organizzatori vogliono in maniera ferrea rimanere a quota 22, quindi con 11 team in griglia. Significa che eventuali nuovi ingressi sono subordinati a un accordo con una squadra già presente. Questo, in ogni caso, non significa chiudere le porte a nuove marche, che sarebbero sempre ben accette per dare ancora più credibilità e spettacolo al motomondiale. Così, infatti, ha parlato Carlos Ezpeleta, direttore sportivo di Dorna: “La porta è aperta ma deve avvenire con un accordo con squadre già esistenti”, le sue parole a Relevo. La Moto gp vive uno stato di salute secondo Ezpeleta e una nuova marca potrebbe aumentare ancora la visibilità: “Il campionato vive un momento incredibile e con più fabbriche potrebbe migliorare, ma l’obiettivo è non superare il numero di 22 piloti in gara”, l’avvertimento del dirigente. Importante, anche il regolamento tecnico, che a breve cambierà con meno dispositivi, via gli abbassatori, meno aerodinamica, e motori da 800cc: “Dobbiamo cercare di stabilire un regolamento che permetta nuovi ingressi con un investimento ragionevole e che abbia un effetto sull’attività”. Chissà che i nuovi regolamenti non possano attrarre Suzuki, che ha vinto il titolo nel 2020 con Joan Mir e poi si è ritirata nel 2022. Il presidente Suzuki si è lasciato andare in una recente intervista: “Torneremo nel mondo delle corse”. Leggi anche - Dall'Igna e il dominio di Ducati: "Quando stravinci diventi antipatico"
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