Moto gp e KTM, Pernat: “Al 90% si corre, confidiamo in Red Bull”
Il manager di Bastianini preoccupato dal monte debitorio di KTM: una crisi finanziaria senza precedenti. Motomondiale a rischio? Per ora sembra di no…

Enea Bastianini
Bologna, 5 dicembre 2024 – In pericolo il futuro di KTM nel motomondiale. La casa austriaca dovrebbe gareggiare il prossimo anno con quattro moto, le due ufficiali più le due satellite, dove sono sbarcati Enea Bastianini e Maverick Vinales, ma la crisi finanziaria in cui è coinvolta, piano di rientro e un debito stimato di quasi 3 miliardi, gettano ombre sul futuro nello sport. Ridotta la partecipazione alla Dakar, KTM sta portando avanti un piano di taglio del personale ed è in ballo una istanza di insolvenza in cui i creditori sono in attesa di sapere se riceveranno qualche denaro arretrato, segno di una condizione finanziaria decisamente labile. Le incertezze si riverberano sul lato sportivo anche se il debito è relativo a tre società non facente parte del reparto motosport. In ogni caso, Dorna è preoccupata dal fatto che KTM non sia in grado di schierare le sue quattro moto il prossimo anno, contratto in essere fino al 2026, e con essa anche Carlo Pernat, che ha portato nella casa austriaca Enea Bastianini in uscita dalla Ducati.
Pernat: “Al 90% si corre”. In dubbio gli aggiornamenti
Situazione critica in Austria dove il governo è irritato nei confronti di una gestione non limpida che ha portato KTM da uno stato di grande salute a uno alquanto precario. Inoltre, iniziano a emergere dubbi sulla capacità economica degli austriaci di poter continuare a gareggiare nel motomondiale, un grosso problema per Enea Bastianini che ha lasciato Ducati per firmare proprio con KTM. Della situazione a Mattighofen ha parlato Carlo Pernat a Radio24: “Per il momento è arrivata una mail in cui ci è stato detto che l’amministrazione controllata riguarda tre società fuori dal reparto corse – le sue parole – Questa è oggi una prima posizione ufficiale e confidiamo che Red Bull sia ancora a fianco di KTM per il motomondiale”. Insomma, la salvezza degli austriaci passa dalla nota marca di bibite, partner storico di KTM nel mondo dello sport motoristico. Ma tra gareggiare e competere c’è differenza, perché con questi dati economici è possibile che l’azienda austriaca non sia in grado di fornire aggiornamenti alle proprie moto, limitando di fatto la possibilità di ottenere grandi risultati. La preoccupazione di Pernat: “La situazione è drammatica, ma il capo tecnico di Bastianini sta lavorando sulla moto per prepararla alle prove di febbraio. Dal mio punto di vista si corre al 90%, ma gli sviluppi sono un grande punto interrogativo”. In sintesi, si naviga a vista. I dipendenti di KTM attendono gli stipendi e alcuni rischiano il licenziamento per il calo della produzione e la riduzione degli orari, in tutto questo il governo tiene alta l’attenzione per capire come salvare il marchio, mentre il mondo del motorsport si interroga sulla solidità per affrontare un campionato costoso come la Moto gp. E se non dovessero arrivare gli aggiornamenti come potrebbe KTM tenere il passo delle altre moto? Pedro Acosta, il baby fenomeno, chiede una moto competitiva e i nuovi arrivati si chiedono che ne sarà del futuro. Una bella gatta da pelare. Leggi anche - Dall'Igna: "Marquez in Ducati è una emozione"
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