MotoGp, da Silverstone scatta il controllo della pressione delle gomme

Nessuna tolleranza all’anteriore e al posteriore dopo che nel 2022 alcune squadre avevano approfittato di un buco regolamentare

di MANUEL MINGUZZI
28 luglio 2023
Pecco Bagnaia, Brad Binder e Marco Bezzecchi

Pecco Bagnaia, Brad Binder e Marco Bezzecchi

Bologna, 28 luglio 2023 - Controlli rigidi e sanzioni sulle pressioni delle gomme anteriori e posteriori a partire dal Silverstone. L’entrata in vigore del nuovo regolamento scatterà dal gran premio di Gran Bretagna di MotoGp, dopo che nel 2022 alcune squadre avevano approfittato di una zona grigia del regolamento per sforare i limiti di pressione degli pneumatici. Ma anche la nuova regola rischia di creare polemiche se i dati restituiti dal dispositivo unificato di controllo fossero diversi da quelli in uso oggi nei team.

Controllo e sanzioni in secondi

Nuovo regolamento sulle pressioni delle gomme Moto Gp. Nel 2022 diversi team erano probabilmente scesi in pista sfruttando una zona grigia del regolamento e sforando i parametri consentiti, ma da Silverstone ci sarà un controllo maggiormente rigido e unificato, con tanto di sanzioni per chi sgarrerà. Nuove regole, soprattutto più precise, nel 2023 e dopo diversi rinvii da Silverstone in avanti i controlli saranno più approfonditi. I limiti minimi sono di 1.9 bar all’anteriore e di 1.7 bar al posteriore, ma già qualche pilota non è d’accordo. Le nuove regole sono state posticipate e implementate dopo la sperimentazione del sensore unico e anche in questo caso si rischiano incidenti diplomatici. Intanto, le sanzioni. Alla prima infrazione ci sarà una ammonizione, alla seconda una penalità di tre secondi, poi a salire fino a sei, dodici e infine si arriverà ad una squalifica quando i team avranno avuto modo di adattarsi al nuovo sistema. Si cerca dunque un argine ad un vuoto regolamentare sfruttato da alcuni team per trovare una via di fuga e avere prestazioni migliori, ma molto probabilmente fuori dai parametri. Le nuove regole possono servire, anche se le problematiche sono sempre dietro l’angolo. Il primo intoppo è il senso unico, criticato da Aleix Espargaro di Aprilia. Pare infatti che il nuovo sensore in alcuni casi restituisca valori diversi rispetto a quelli precedenti e c’è il rischio di avere dati falsati soprattutto quando una moto sarà in scia ad un’altra per il rialzo delle temperature. Alex Marquez ha invece lamentato il valore minimo all’anteriore, per lui non ha senso: “Le nuove regole sono interessanti - le sue parole a motorsport.com - ma l’anteriore non ha senso, perché in gara può essere pericoloso. Al posteriore invece sono d’accordo, a Sepang ho sempre girato sopra il minimo senza problemi”. E occhio alle potenziali squalifiche, perché per Marquez in Australia tredici piloti sarebbero stati squalificati l’anno scorso: “Non si può mai sapere dove ci si troverà in gara e si rischia”, il commento dello spagnolo. Dal 4 al 6 agosto a Silverstone si capiranno molte cose anche da questo punto di vista: sgarrare non si può più. La Moto gp dà vita a controlli rigidi sulle pressioni e si capirà se questo influirà sulle prestazioni di qualche modo. In teoria non più di tanto, ma non si sa mai.

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