MotoGp, Bezzecchi: “Mi piacerebbe guidare una moto ufficiale. Yamaha? Non ci penso”
Il Bez ancora al centro del mercato, ha un contratto con l’Academy ma è in scadenza con Mooney: il sogno di una Ducati ufficiale
Bologna, 26 luglio 2023 - In piena lotta mondiale ma non con una moto ufficiale. Marco Bezzecchi strizza l’occhio a Borgo Panigale e chiede un piccolo salto in più. Vittorioso a Termas de Rio Hondo e ora in lotta per il titolo con Pecco Bagnaia e Jorge Martin, il Bez ha contratto con l’Academy ma è in scadenza con il team Mooney e più volte l’ingegner Gigi Dall’Igna ha aperto ad una moto ufficiale per il futuro. Difficile nel team Lenovo, che andrà avanti con Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, più facile nel team Pramac ma bisognerebbe allestire una squadra di tecnici molto simile a quella attuale al Mooney. Di sicuro il sogno di Bez è avere una moto con tutti gli aggiornamenti dalla casa madre per poter lottare ad armi pari. E per ora è chiusa la porta a Yamaha che non ha la competitività necessaria.
Bezzecchi: “Il sogno è una moto ufficiale”
E’ questa la stagione della consacrazione per Bezzecchi, competitivo ai più alti livelli e con un solo vero errore nella prima parte di campionato a Jerez. E’ arrivata la prima vittoria, anche decisamente presto, è arrivata la continuità e un feeling sempre maggiore con la moto. Ora però si sogna il grande salto, che significa essere in sella ad una moto ufficiale oppure nel team ufficiale Ducati. L’ammissione di Bez ai media spagnoli: “Penso che il sogno di qualsiasi pilota di Moto gp sia quello di guidare una moto ufficiale in un team ufficiale - le sue parole a sportmoto.es - Se dovessi ricevere una offerta da Ducati mi piacerebbe accettarla”. L’Academy è fondamentale per il progresso dei suoi giovani piloti e anche in questo percorso di Bez la VR ha tuttora un ruolo portante: “Tutti lavoriamo duramente affinché si possa crescere e ottenere proposte di questo tipo”. Per il momento, però, niente Yamaha. Ducati garantisce la moto migliore mentre i giapponesi sono in difficoltà: “Yamaha? Per ora non ci penso, non ci sto ragionando in questo momento”, la chiusura di Bez. Non si può dimenticare ovviamente Valentino Rossi, il cardine del progetto Academy che oggi, si può dire, ha pienamente svolto il suo dovere creando tanti piloti di talento per arginare lo strapotere spagnolo. Ovviamente quando si parla del Dottore non si può non parlare di Marc Marquez, suo grande rivale e con cui i rapporti sono deteriorati da quel noto e famoso mondiale 2015 vinto da Lorenzo e tra le polemiche per una presunta ostruzione di Marquez a Valentino. Bez dribbla la polemica con una risposta pressoché perfetta: “Puoi ammirare Rossi senza dover odiare Marquez. - la posizione di Marco - Rossi è sempre stato il mio idolo assoluto e sono cresciuto guardando le sue gare; quando ero bambino lui stava già vincendo. Sono molto fortunato ad averlo potuto incontrare, ma anche ad averlo come capo”. Fondamentale Rossi anche nei miglioramenti dei piloti Academy con preziosi consigli nonostante sia impegnato nelle auto con ottimi risultati: “Sono felice perché è un capo davvero speciale. Al Mugello mi ha aiutato molto dandomi una serie di consigli in base a quello che mi vedeva fare in pista e mi ha indicato cosa migliorare”. E oggi Bez si gioca il mondiale, sognando di poterlo fare, in futuro, con una moto ufficiale.
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