MotoGp, Iannone stanco ma contento: “Ho fatto meglio di Bautista”
Il pilota abruzzese chiude esausto il gp di Sepang, ma fa meglio di Bautista nel 2023. Per Barcellona decisione ancora da prendere: lui o Pirro per sostituire Di Giannantonio
Bologna, 4 novembre 2024 – Stanchissimo, ma soddisfatto per aver dimostrato a tutti di essere ancora competitivo. Andrea Iannone è tornato in Moto gp cinque anni dopo la squalifica per doping e lo ha fatto in Malesia in sostituzione di Fabio Di Giannantonio operato alla spalla a Roma, con sensazioni miste, tra gioie e grande stanchezza perché in questi anni di assenza le moto si sono evolute e richiedono uno sforzo fisico non comune, quantomeno per chi non è più abituato e ora fa parte del mondiale Superbike. Tuttavia, nel giro secco Iannone ha mostrato una grande velocità, sorprendendo anche Jorge Martin che gli ha scritto un affettuoso messaggio, e in generale in gara ha rifilato 15 secondi ad Alvaro Bautista, che un anno fa fu proprio di scena a Sepang con una wild card per festeggiare il titolo iridato tra le moto di serie.
Iannone: “Il mio paragone era Alvaro, non di certo Bagnaia”
Un weekend in progressione per Iannone che aveva l’obiettivo di migliorare costantemente i tempi sul giro, ci è riuscito, ma con una grande differenza tra giro secco e gara: la fatica. Questi prototipi richiedono tanto allenamento e tanta preparazione, ma la si può fare solo guidandole per capirne i limiti, le potenzialità in frenata e in accelerazione e, di conseguenza, come addomesticarle fisicamente. L’analisi di Iannone parte proprio da qui: “Ho finito veramente allo stremo – il suo commento – Diciamo che la gara è stata una sopravvivenza e l’obiettivo era finirla. Il problema è sostanzialmente in frenata perché non ho riferimenti e non conosco i limiti della moto. Fisicamente non riesco a frenare e sfrutto poco gomme e frenata. Sono tutte cose che non puoi allenare in palestra ma direttamente sulla moto”. Iannone era consapevole che senza test avrebbe fatto fatica fisicamente e infatti ha deciso di rapportarsi ad Alvaro Bautista, che l’anno scorso ha disputato il gp della Malesia con una wild card: “Ho fatto quindici secondi meglio di Alvaro e lui aveva fatto quattro o cinque giorni di test mentre io nulla. Il mio metro di paragone non può che essere quello e non di certo Bagnaia”, la risposta di Andrea. In ogni caso, Iannone ha impressionato i colleghi, soprattutto Martin che si è complimentato con lui: “Mi ha mandato un messaggio, mi ha scritto ‘ho visto i dati, come guidi!’. Diciamo che c’erano dei punti dove ero allineato agli altri, soprattutto nel T2, mentre in altri ero più lento”, l’analisi del pilota di Vasto. La gara concessa a Iannone non presuppone un ritorno in pianta stabile in Moto gp, il suo futuro è in Superbike dove può vincere e divertirsi di più, ma il bilancio complessivo è buono: “Mi sono divertito, i dati sono chiari sulla mia velocità e ho dimostrato di saper ancora andare forte. Non dovevo fare cavolate e portare la moto al traguardo”. Ora ci sarebbe un ultimo appuntamento a Barcellona, ma la decisione non è stata ancora presa e pure Iannone rifletterebbe in caso di ulteriore proposta da Ducati e VR 46 per partecipare al gp in sostituzione di Valencia: “Io o Pirro a Barcellona? Non lo so, non ne stiamo parlando e non decido io. Se mi verrà fatta una proposta ci penserò e deciderò”.
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