Pecco rimanda tutto al gran finale. Ma a Barcellona vincere non basta

Bagnaia trionfa in Malesia e accorcia a 24 punti su Martin (2°), per il titolo si decide tutto all’ultima gara

di RICCARDO GALLI
4 novembre 2024
Pecco rimanda tutto al gran finale. Ma a Barcellona vincere non basta

Pecco Bagnaia, il pilota della Ducati ufficiale ha vinto il Gran Premio della Malesia

Ventiquattro punti da resettare, una Sprint e una gara da correre. Magari da vincere. Anche se nelle combinazioni della ripartizione dei punti, potrebbe non bastare. Eppure Pecco Bagnaia ci crede e ci proverà, fra due settimane, quando il Mondale 2024 racconterà il suo ultimo capitolo e lo farà sulla pista di Barcellona. Sì, in Spagna, nel nome e nel segno di Valencia che sconvolta dal dramma dell’alluvione ha dovuto dimenticare il suo sport. Il suo Gp. Bagnaia ci proverà a strappare di mano a Jorge Martin quel titolo che è davvero vicinissimo allo spagnolo della Ducati (quella Pramac). Vicinissimo perché Pecco si è buttato via con lo scivolone nella Sprint della Malesia, con una caduta che pesa come un macigno sulla sua classifica.

Ma quella della Sprint è davvero e ormai un’altra storia, ha finito per convincersi ieri Bagnaia, andando a vincere una gara che oltre a rimandare la sentenza sul nome del campione del Mondo 2024, ha fatto riaccendere la luce sul carattere e la forza del pilota Ducati (quella factory). Uno, due, dieci, cento sorprassi e controsorpassi nei primi cinque giri: questa la sintesi della gara della Malesia, con Pecco che fatto tutto (e c’è riuscito) per non cedere alle pressioni di Martin e anzi, andando a prendergli una vittoria (la decima di Bagnaia in questo 2024) che sposta tutto alla gara che verrà. Primi giri condizionati anche dal botto infernale (con Miller finito immobile al centro della pista, ma poi uscito dalla clinica in piedi e senza problemi) innescato da Binder che ha tirato giù Quartararo e appunto Miller.

"E’ quello che volevo e che dovevo fare – prende la parola Pecco –. Jorge rimane favorito ma io avevo l’obbligo di dare tutto per spingere il Mondiale all’ultimo appuntamento. Noi ce la metteremo tutta, a cominciare dalla Sprint. Quella della Malesia che mi ha complicato tutto? La voglio dimenticare in fretta".

Si va da Martin, il ragazzo della Pramac che ieri ha provato a chiudere il discorso titolo con quel pressing da matti messo in atto subito dopo il semaforo verde. "Era la cosa che dovevo fare. Ho attaccato, ma Bagnaia andava fortissimo. Non ha mollato di un millimetro, poi ho iniziato a riflettere. Non volevo commettere errori che avrei pagato a carissimo prezzo".

Gli assalti di Martin, Bagnaia li ha sentiti bene. Lì ha sentiti e ribattuti colpo sul colpo. "Sono sincero, non mi aspettavo che Jorge partisse con l’idea di fare tutto e subito, nei primi giri. E’ stata una gran battaglia, molto spettacolare. Sì, ci siamo anche divertiti".

Da Gigi Dall’Igna, numero uno del team Ducati a Paolo Campinoti, numero uno del team Pramac solo applausi per il duello fra i due piloti. "E’ stata e sarà una sfida elettrizzante", il commento del primo. "Bastava un piccolo errore di uno dei due – ha sottolineato Campinoti – per rovinare tutto. Invece Pecco e Martin sono stati bravissimi. Il Mondiale? – chiude –. No comment. Non ci voglio pensare".

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