Doping, positiva la pallavolista dominicana Eve Mejìa: già sospesa, non ci sarà contro l’Italia

Parigi, 27 luglio – Arriva il secondo caso di doping ai Giochi di Parigi. Dopo il judoka iracheno Sajjad Ghanim Sehen Sehen, è la volta della giocatrice della nazionale dominicana di volley, Lisvel Eve Mejia. Domani sarà quindi assente nella sfida di esordio della sua nazionale contro l’Italvolley femminile guidata dal ct Julio Velasco, intenzionata a fare la voce grossa al debutto come i colleghi azzurri che hanno battuto il Brasile. A dare notizia della positività è il Comitato olimpico del Paese caraibico riferendo che la sostanza proibita che avrebbe assunto l’atleta è il furosemide, un diuretico. La Eve è stata subito separata dal resto della squadra. La giocatrice, che ora rischia fino a 4 anni di squalifica, si è difesa sostenendo di aver ingerito un farmaco senza sapere che contenesse una sostanza vietata. "Sono stata sfortunata, mi fa stare male, sono delusa da me stessa - il rammarico - E' stato imprudente da parte mia non aver approfondito prima, era un farmaco per la ritenzione idrica".  L'88% degli atleti protagonisti ai Giochi Olimpici di Parigi sono stati sottoposti, da inizio anno ad oggi, almeno una volta a un controllo antidoping. Lo riferisce in una nota la International Testing Agency, nell'ambito del programma antidoping condotto assieme alle Federazioni internazionali e le organizzazioni antidoping nazionali. In tutto sono stati effettuati oltre 32.600 test, il 45% in più rispetto ai sei mesi precedenti. Nelle discipline considerate ad alto rischio, il 75% degli atleti è stato sottoposto a tre o più controlli e il 95% almeno a un test. Si tratta del programma antidoping preolimpico più completo di sempre, riferisce l'Ita, superando quanto fatto in occasione dei Giochi di Tokyo.