Rachele Sangiuliano: “Alle Olimpiadi punto tutto su Egonu e Giannelli”

L'ex giocatrice sarà presente a Parigi come telecronista di Discovery+. Tutte le mattine sarà in collegamento con Fabrizio Monari con “Sveglia Parigi”

di GIULIANA LORENZO
18 luglio 2024
L’ex campionessa del mondo di pallavolo, Rachele Sangiuliano

L’ex campionessa del mondo di pallavolo, Rachele Sangiuliano

Roma, 18 luglio 2024 – A pochi giorni dai Giochi di Parigi 2024 crescono le aspettative e le curiosità per quelle che potrebbero essere le speranze di medaglia dell’Italia. Molti credono nel potenziale delle formazioni di volley maschile e femminile ed è così d’accordo anche l’ex campionessa del mondo di pallavolo, Rachele Sangiuliano. La veneta, ex alzatrice oggi è telecronista, talent di Discovery + e a Parigi sarà in collegamento tutte le mattine alle 8.00 con Fabrizio Monari con “Sveglia Parigi” dalla casa delle Warner Bros. Discovery.

Ci sono grosse aspettative per il volley…

“Sì, abbiamo due squadre molto forti. Per la squadra femminile credo che l'obiettivo minimo sia raggiungere la semifinale. Questa squadra ha le potenzialità per andare a giocare la medaglia più ambita. Ci sono stati un po' di incidenti di percorso, un paio di infortuni abbastanza gravi nello stesso reparto, tra gli schiacciatori siamo un po' sofferenti, però non mancano le risorse. Le ragazze sono guidate da Julio Velasco, siamo tutti nelle mani di Velasco e sappiamo che sono ottime mani. Per quanto riguarda la maschile, credo che sia forse un percorso un po' più complicato, anche perché andiamo a giocare in casa dei campioni Olimpici della Francia, poi c'è Polonia, e tutte le varie squadre europee: mi spaventano particolarmente. Abbiamo un gruppo che arriva a questi Giochi olimpici da Campione del mondo, li ha già battuti tutti, lo dovrà fare ancora una volta. È la squadra più giovane in assoluto ede è guidata da Fefe De Giorgi. C’è anche la storia nella storia, Velasco e De Giorgi insieme ai Mondiali…Velasco, Bernardi, Barbolini (che fanno parte dello staff tecnico della femminile, ndr). Sarà un insieme di cose incredibili, penso che sia l'anno della pallavolo”. I tanti infortuni, sia al maschile che al femminile, possono creare una ulteriore unione?

“Sì, poi l'assenza forzata di Simone Anzani è una perdita, oltre che tecnica, anche morale per la squadra: lui è sempre stato il punto di riferimento, uno con un po' più con più esperienza, l'anziano del gruppo tra virgolette in un gruppo giovane e che rappresentava tanto per i suoi compagni. Devono essere bravi a non accusare il colpo, a superarlo e in quello credo che Fefe De Giorgi darà un bel po' di aiuto. La formazione azzurra ha già attraversato questa problematica all'Europeo dell'anno scorso, sempre con Simone. Per quanto riguarda la femminile, il punto è che quando fai parte di un qualcosa e una pedina viene a mancare, la forza del gruppo è proprio quella di non far sentire la mancanza. Non è facile, ma credo che lo possano fare”.

Se dovesse indicare un nome al maschile e femminile chi direbbe?

“È chiaro che nel femminile tutti gli occhi sono puntati su Paola Egonu, è inutile nasconderlo e mi spiace darle questa responsabilità, però quando si ha tanta pressione, vuol dire che si è veramente forti. Lei lo è, a Tokyo era tesissima, non è andata come tutti ci aspettavamo, credo che sia migliorata tantissimo sotto la guida di Gaspari a Milano e ora sotto quella di Velasco. Ovviamente, il mio jackpot lo punto tutto su di lei. Per quanto riguarda la maschile sono una grande fan di Simone Giannelli, dal suo esordio a Rio nel 2016... ero lì a vederlo. Era un ragazzo di 18 anni che si è trovato a guidare i compagni e l’ha fatto con una maturità impressionante, una maturità che sta dimostrando anno dopo anno con tutto quello che ha vinto non solo a livello di squadra ma anche individuale, penso insomma che lui sarà un po' l'ago della bilancia della maschile”.

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