L’agenzia antidoping pronta alla rivoluzione dal 2027. Mai più casi Sinner, cambia il codice Wada

Più tolleranza per piccole dosi di sostanze proibite, prevista anche la contaminazione da parte di terze persone.

di Redazione Sport
11 dicembre 2024

Mai più tempesta Clostebol, addio a nuovi casi Sinner e Swiatek? La storia del codice antidoping è pronta a cambiare dal 2027, ma Jannik resta nel limbo del vecchio ordinamento. Tra due anni fra le tante novità in rampa di lancio da parte dell’agenzia Wada c’è l’apertura di elenco delle quantità minime di sostanze vietate, entro cui non scatterebbe il procedimento. I casi del numero uno al mondo Atp e della polacca, ex regina della classifica Wta, in questo senso hanno fatto scuola. Nulla cambierà per Il 23enne di Sesto Pusteria, risultato positivo per quantità infinitesimali: 86 picogrammi per millilitro nel primo esame e 76 nel secondo. Assolto in prima battuta dall’agenzia indipendente della Itia, Jannik ora attende che si pronunci – non prima di febbraio –, il tribunale sportivo di Losanna, a cui la Wada ha presentato ricorso. Ma i suoi avvocati avranno nuove solide basi su cui far leva.

Si passa da ’prodotto contaminato’ a ’fonte di contaminazione’. Un termine decisamente più ampio, che "comprende fonti di contaminazione come cibo o bevande – spiega la Wada –, contaminazione ambientale o esposizione attraverso il contatto con una terza persona o un oggetto toccato da una terza persona". Insomma qualcosa che comprenderebbe anche quanto accaduto a Swiatek, sospesa un mese perché – si è poi scoperto – la sua melatonina era stata contaminata con trimetazidina in fase di lavorazione. Si parlerebbe di fonte contaminata anche in un caso come quello di Sinner. L’azzurro era risultato positivo perché massaggiato dal suo fisioterapista che, per curarsi un taglio, aveva utilizzato un prodotto contenente la sostanza dopante.

Gabriele Tassi

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