Lorenzo Musetti si arrende in finale a Montecarlo contro Carlos Alcaraz

Musetti cede ad Alcaraz in finale a Montecarlo, ma dimostra di poter competere ai massimi livelli del tennis mondiale.

di PAOLO GRILLI
14 aprile 2025
Carlos Alcaraz, 21 anni, e Lorenzo Musetti (23): lo spagnolo è avanti 4-1 nei confronti

Carlos Alcaraz, 21 anni, e Lorenzo Musetti (23): lo spagnolo è avanti 4-1 nei confronti

La sfortuna e il conto presentato dalle fatiche di una settimana magica non cancellano la meraviglia. Lorenzo Musetti a Montecarlo deve arrendersi in finale (6-3 1-6 0-6) a un Carlos Alcaraz ritrovato, come testimonia il sorpasso di oggi dello spagnolo ad Alexander Zverev per prendersi la seconda posizione mondiale. Ma ha tutto il diritto di gioire, ‘Muso’, anche oltre il dolore alla gamba destra che l’ha fatto gettare la spugna nella partita che poteva portargli in bacheca il primo Masters 1000 della stagione.

Lollo si trascinava il fastidio muscolare già dalla mattina di ieri. Nonostante questo, ha messo insieme un sontuoso primo set, prevalendo per 6-3 grazie all’immediato controbreak a Carlitos – che al primo gioco aveva subito strappato il servizio al toscano – e poi all’altro, decisivo, sul 2-1 in proprio favore. Stranamente falloso, Alcaraz, a tutti gli effetti il Signore della Terra Rossa dell’ultimo biennio; e ispirato l’azzurro, ben più di quanto avesse fatto vedere negli inizi di partita visti fino a ieri nel Principato.

Nel secondo set, però, tutto si ribalta e il break di Carlitos che si porta sul 3-0 è di fatto la svolta definitiva del match. Musetti fatica a ritrovarsi e si fa sempre più evidente la difficoltà negli spostamenti. Alcaraz vince 6-1 e il carrarino chiede il medical time out. Purtroppo non servirà, perché poi il terzo parziale è una facile passerella per il murciano che ieri ha vinto il suo 18esimo torneo e il sesto Masters 1000.

"Ora so di potere stare a questi livelli – dice Lorenzo, che oggi sale alla 11esima posizione Atp, a soli quindici punti di distanza da Ruud e quindi dalla top 10 –. Purtroppo il mio fisico non era più in grado di sopportare una partita del genere. Questi ultimi dodici mesi – prosegue Lorenzo – mi sono serviti per essere ambizioso, per non sottovalutarmi. A volte nella routine si può faticare ad affrontare certi aspetti della vita del tennista professionista. Invece ora ho imparato a godermi maggiormente quello che faccio, cercando di affrontare alcune cose con più leggerezza. E i risultati non sono una coincidenza: credo siano dovuti a qualche cambiamento nel mio carattere".

E’ forte la sensazione che si sia realizzato il definitivo cambio di passo che tutti auspicavano per il 23enne numero due azzurro, cui mancava solo la costanza di rendimento per ambire all’Olimpo della racchetta. Un atleta ha sempre abbagliato col suo talento, arrivando l’anno scorso fino alla semifinale di Wimbledon e al bronzo olimpico. Non potrà ora disputare il ’500’ di Barcellona, ma a Madrid per il prossimo Masters 1000 proverà ad esserci, prima di Roma. Dove in lizza lo vedremo insieme a Jannik Sinner, da ieri libero di allenarsi in tutti i campi, come da Codice Wada, tre settimane prima che si esaurisca la sua squalifica. Alcaraz ieri ha vinto, dopo mesi di grigiore: ma che bello avere la sensazione che non sia più lui a menare le danze sulla terra rossa.

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