Paolini da favola, Sinner per raggiungerla

Andreeva ko, Jasmine in finale troverà la Swiatek. Jannik sfida Alcaraz alle 14,30, anche Bolelli e Vavassori si giocano il titolo

di GABRIELE TASSI -
7 giugno 2024
Paolini da favola, Sinner per raggiungerla

Paolini da favola, Sinner per raggiungerla

Pensare in grande perché "sognare è la cosa più importante nello sport e nella vita". Si compie l’ennesima lezione di Jasmine Paolini che ieri ha illuminato un’altra giornata azzurra perfetta: a 28 anni entra nel club delle finaliste. Tutto sotto gli occhi dell’amica-maestra che a Parigi il titolo è stata l’ultima a sfiorarlo, Sara Errani. Una cerchia ristretta, di cui facevano già parte Schiavone, Pennetta, Vinci e appunto Sarita. La toscana, battendo Mirra Andreeva 6-3, 6-1 stacca il pass per l’ultimo atto del Roland Garros e come lei lo fanno anche gli astri azzurri del doppio Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Due su quattro, mentre oggi tocca già a Jannik Sinner (alle 14,30 contro Alcaraz) e a un altro doppio, quello femminile, Sara Errani e ancora Jasmine Paolini, alle 13,30, si giocano contro Kostyuk e Ruse l’accesso alla finale (partite in diretta su Eurosport).

I riflettori ieri tutti per la 28enne di Bagni di Lucca nell’anno della sua consacrazione. In tribuna a guardarla, mentre prende letteralmente a pallate la cavallina di razza 17enne russa, c’è l’amica, la collega e la maestra Sara Errani. Vittoria e certezza di salire al numero 7 del mondo da lunedì. Un bellissimo en plein sulla terra parigina, dove la toscana fa valere pesantezza di palla ed esperienza sulla giovanissima avversaria, reduce dal successo sulla numero due del mondo Sabalenka.

"Mi aveva già battuta (a Madrid, ndr) – spiega Paolini -, quindi a inizio partita ero molto nervosa, ma poi mi sono rilassata giocando palla dopo palla". La 28enne toscana riporta quindi un’italiana all’ultimo atto di un torneo dello Slam. L’ultima, anzi, le ultime erano state agli Us Open 2015 Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Proprio grazie a questa vittoria Paolini eguaglierà il best ranking (numero 7 Wta) della campionessa tarantina dal back magnifico.

Per trovare un’azzurra in finale al Roland Garros bisogna invece andare indietro fino al 2012, quando Sara Errani si arrese solo a Maria Sharapova. Appena l’anno precedente Francesca Schiavone perse dalla cinese Li Na dopo aver invece vinto l’edizione 2010.

Ma oggi è il giorno di Sinner, la sifda è sul terreno di caccia prediletto del suo avversario del futuro, la posta in palio è la seconda finale Slam del suo 2024. La nemesi del 22enne di Sesto Pusteria si chiama Carlos Alcaraz, che ha già confessato di temere il nostro azzurro: "Grazie a lui mi sveglio al mattino con l’obiettivo di migliorarmi per poterlo battere". Chiamatelo pure anticipo di finale, perché dall’altro lato il tabellone è rimasto monco dell’ormai ex numero uno al mondo e sono sopravvissuti ’solo’, si fa per dire, Ruud e Zverev. Jannik, con l’infortunio all’anca che pare ormai alle spalle, ha ora l’occasione di testare al meglio i suoi miglioramenti sulla terra. Power tennis contro tennis muscolare, riccioli e rigore contro il fiume impetuoso dello spagnolo per una partita già destinata a essere un ’blockbuster’. Uno è già stato numero 1, l’altro lo è appena diventato nel cuore del suo anno più bello: sono due campioni della stessa generazione che si sfidano.

Tutta l’Italia spera che si completi il quadro azzurro, l’occasione è più unica che rara, con i nostri singolaristi e i nostri doppisti tutti ancora a caccia del titolo. Perché come ci ha insegnato ’Jas’, sognare è la cosa più importante nello sport come nella vita.

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