Sereno Sinner "Wada, io so che è successo"
Jannik batte Jarry ed è ottimista sull’udienza al Tas: "Non credo accadrà nulla". Vittorie da favola di Passaro e Bronzetti. Out Kyrgios

Jannik batte Jarry ed è ottimista sull’udienza al Tas: "Non credo accadrà nulla". Vittorie da favola di Passaro e Bronzetti. Out Kyrgios
"Io so quello che è successo". Si apre il cuore del campione tranquillo. Sicuro, ottimista, nell’anno in cui punta alla conferma del mito e combatte contro i fantasmi del caso Clostebol. Meglio di così non poteva iniziare l’Australian Open di Jannik Sinner, vittoria in tre set (7-6, 7-6, 6-1) sul tremendo Jarry e un faccia a faccia al Tas con la Wada che sembra fare sempre meno paura: "Per me questo non è stato un periodo facile ma sono ottimista – risponde Jannik all’ennesima domanda sul tema –. Mi hanno sempre detto che non era colpa mia, che non c’era volontarietà e in più quello che avevo in corpo era un valore talmente basso che non credo potrà accadere nulla".
I mesi più duri l’azzurro dice di esserseli lasciati alle spalle. "Ognuno di noi nella vita passa dei momenti belli e dei momenti difficili". E le ansie, almeno per il momento, vanno messe da parte dato che il match decisivo fra Wada e il 23enne di Sesto Pusteria si giocherà solo il prossimo 16 e 17 aprile. Jannik ha dalla sua parte la più grossa fetta del mondo del tennis, con a dir la verità pochi detrattori. Uno su tutti è Nick Kyrgios, che nei mesi ha impostato una sorta di crociata social contro l’azzurro. L’aussie però è uscito ieri dal torneo in una sorta di match psicodramma, con il dolore agli addominali a ripresentarsi imperterrito. Da Fearnley prende un 7-6, 6-3, 7-6, con il pubblico di casa tutto dalla sua parte, perde e se ne va arrabbiato: "Ho potuto dare solo il 65% – e aggiunge –, probabilmente è stata la mia ultima partita in singolare qui". Non arriva quindi la resa dei conti in campo con il 23enne altoatesino. Nei mesi scorsi Kyrgios, tornato alle gare per puntare "a uno Slam", aveva annunciato che in caso di confronto diretto con Sinner lo stadio sarebbe diventato una bolgia. Con il pubblico dalla sua parte, avrebbe fatto di tutto per vincere. Sinner avrà davanti a sé due giorni di riposo. Buoni per riordinare le idee e recuperare energie dopo il match con Jarry, durato oltre due ore e mezzo e scandito dal servizio: non il massimo per ambientarsi in uno Slam. Anche perché per descrivere lo ’status di sinner Sinner calza a pennello la frase di Nicola Pietrangeli regalata alla ’Politica nel pallone’: "E’ un po’ come nei vecchi western in cui mettono una taglia per chi lo ammazza. Tutti vogliono battere il numero 1”".
La difesa del titolo prosegue al secondo turno. Ad aspettare Jannik (nella notte italiana fra mercoledì e giovedì), c’è Schoolkate, wild card di casa, per un compito che sulla carta dovrebbe essere molto più agevole rispetto alla sfida con il cileno. Il numero 173 del mondo può vivere a occhi aperti il sogno di sfidare il leader. Perché gli Slam diventano spesso il regno delle favole. Proprio come quella di Francesco Passaro (104 Atp): l’azzurro è entrato in tabellone grazie al forfait di Fabio Fognini, con la prospettiva di un super match contro Grigor Dimitrov. Il talento bulgaro però si ritira a causa di un problema alla gamba, liberando la strada a Passaro , già avanti 7-5, e ora è per la prima volta al secondo turno di un Major. Una favola come quella di Lucia Bronzetti, vittoria per 6-6, 7-6 su Vika Azarenka, e s’ accende la speranza azzurra.
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