Sinner-Medvedev non finisce mai. Il russo che innescò il campione. Torna la sfida diventata un classico

Shelton ko, l’azzurro in campo nei quarti di Shanghai. Il moscovita è l’avversario affrontato più volte nel 2024. Proprio in Cina, lo scorso anno, l’altoatesino vinse per la prima volta contro Daniil. E iniziò la scalata al numero 1.

di GABRIELE TASSI
10 ottobre 2024
Il russo che innescò il campione. Torna la sfida diventata un classico

Shelton ko, l’azzurro in campo nei quarti di Shanghai. Il moscovita è l’avversario affrontato più volte nel 2024. Proprio in Cina, lo scorso anno, l’altoatesino vinse per la prima volta contro Daniil. E iniziò la scalata al numero 1.

Più del romantico dualismo con Alcaraz. Più dell’era da sogno dei nuovi ’big 2’ c’è una rivalità fatta di battaglie, alti e bassi, domini da una parte e poi dall’altra che ha plasmato il Sinner numero 1 del mondo: quella con Daniil Medvedev. E quinta volta sarà ai quarti di finale al Master 1000 di Shanghai fra l’azzurro e il russo, che in questo 2024 si sono già dati battaglia quattro volte, per un totale di 13 precedenti in carriera. Alle 9 di mattina italiane (diretta Sky) andrà in scena l’ennesima sfida-giro di boa? Gli ingredienti ci sono tutti: un anno fa, proprio in Cina, Jannik iniziò la sua serie vincente contro Medvedev. Fino a quel momento non era riuscito a strappare all’Orso nemmeno un incontro. Quel doppio tie break vinto nella finale di Pechino è stato l’inizio della scalata formidabile del campione di Sesto Pusteria: dopo sono arrivati in sequenza: la Coppa Davis, gli Australian Open, la vetta del Ranking e poi gli Us Open. Un bottino Slam che in questa stagione si è spartito con Alcaraz, ma che in gran parte si deve al ’pungolo’ del russo, praticamente sempre presente nel 2024 di Jannik. E’ stato Daniil a eliminarlo da Wimbledon, c’era sempre Medvedev quando Sinner si è ripreso il maltolto con la rivincita agli Us Open. L’azzurro dovrà affilare le armi. Arriva da una partita complicata contro Ben Shelton. Sì, vittoria per 6-4, 7-6, ma sette palle break annullate e solo una conquistata (e convertita). Sbavature che contro uno come Medvedev costano caro, soprattutto perché il russo parte combattivo: "So di poter fare bene contro di lui (Sinner, ndr) – dice –, al momento è il più forte al mondo e avrò bisogno di servire bene, di giocare al meglio, perché fisicamente sarà tosta: io mi sento pronto".

Non è certo il momento più sereno nella carriera del numero 1 al mondo. Il caso Wada pesa inevitabilmente, anche se Jannik sembra in grado di lasciarlo fuori dal campo quando gioca: "Sto cercando di accettare ogni sfida, di essere pronto ogni giorno. Ci saranno sempre momenti duri in campo e devi essere pronto mentalmente ad affrontarli, ed è quello che sto cercando di fare". Intanto è arrivato il 14° quarto di finale su altrettanti tornei giocati, numeri da capogiro tutti ancora da aggiornare. Partita dopo partita.

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