Sinner-Medvedev non finisce mai. Il russo che innescò il campione. Torna la sfida diventata un classico
Shelton ko, l’azzurro in campo nei quarti di Shanghai. Il moscovita è l’avversario affrontato più volte nel 2024. Proprio in Cina, lo scorso anno, l’altoatesino vinse per la prima volta contro Daniil. E iniziò la scalata al numero 1.
Più del romantico dualismo con Alcaraz. Più dell’era da sogno dei nuovi ’big 2’ c’è una rivalità fatta di battaglie, alti e bassi, domini da una parte e poi dall’altra che ha plasmato il Sinner numero 1 del mondo: quella con Daniil Medvedev. E quinta volta sarà ai quarti di finale al Master 1000 di Shanghai fra l’azzurro e il russo, che in questo 2024 si sono già dati battaglia quattro volte, per un totale di 13 precedenti in carriera. Alle 9 di mattina italiane (diretta Sky) andrà in scena l’ennesima sfida-giro di boa? Gli ingredienti ci sono tutti: un anno fa, proprio in Cina, Jannik iniziò la sua serie vincente contro Medvedev. Fino a quel momento non era riuscito a strappare all’Orso nemmeno un incontro. Quel doppio tie break vinto nella finale di Pechino è stato l’inizio della scalata formidabile del campione di Sesto Pusteria: dopo sono arrivati in sequenza: la Coppa Davis, gli Australian Open, la vetta del Ranking e poi gli Us Open. Un bottino Slam che in questa stagione si è spartito con Alcaraz, ma che in gran parte si deve al ’pungolo’ del russo, praticamente sempre presente nel 2024 di Jannik. E’ stato Daniil a eliminarlo da Wimbledon, c’era sempre Medvedev quando Sinner si è ripreso il maltolto con la rivincita agli Us Open. L’azzurro dovrà affilare le armi. Arriva da una partita complicata contro Ben Shelton. Sì, vittoria per 6-4, 7-6, ma sette palle break annullate e solo una conquistata (e convertita). Sbavature che contro uno come Medvedev costano caro, soprattutto perché il russo parte combattivo: "So di poter fare bene contro di lui (Sinner, ndr) – dice –, al momento è il più forte al mondo e avrò bisogno di servire bene, di giocare al meglio, perché fisicamente sarà tosta: io mi sento pronto".
Non è certo il momento più sereno nella carriera del numero 1 al mondo. Il caso Wada pesa inevitabilmente, anche se Jannik sembra in grado di lasciarlo fuori dal campo quando gioca: "Sto cercando di accettare ogni sfida, di essere pronto ogni giorno. Ci saranno sempre momenti duri in campo e devi essere pronto mentalmente ad affrontarli, ed è quello che sto cercando di fare". Intanto è arrivato il 14° quarto di finale su altrettanti tornei giocati, numeri da capogiro tutti ancora da aggiornare. Partita dopo partita.
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