Sinner, che assolo: Medvedev dominato al Six Kings Slam

Nel torneo multimilionario d’Arabia l’azzurro si porta a casa il primo turno per 6-0, 6-3. In semifinale affronterà Djokovic

di GABRIELE TASSI -
16 ottobre 2024
Jannik Sinner, 23 anni, il tennista italiano numero 1 al mondo

Riad, 16 ottobre 2024 – Nemmeno una settimana per metabolizzare la sconfitta sui campi di Shanghai che al ‘Six Kings Slam’ è di nuovo un assolo di Jannik. Medvedev incassa l’ennesima sconfitta: 6-0, 6-3 dall’azzurro in poco meno di un’ora di partita. Altro che esibizione: dominio a Riad, dove si affrontano sei fra i tennisti migliori al mondo. Domani il 23enne di Sesto Pusteria concederà la rivincita anche a Novak Djokovic, battuto domenica nella finale del Master 1000 cinese. 

Un milione e mezzo solo come gettone di partecipazione, sei se si solleva la coppa. Il torneo dei petroldollari si apre con un vero e proprio show di luci e colori, nella piena realizzazione della sfarzosità mediorientale

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L’Arabia vuole prendersi l’onere di chiudere la cerniera fra leggende e campioni del presente con la più ricca esibizione di sempre. E in effetti i giocatori non si risparmiano: nonostante il 100% delle prime di servizio in campo Medvedev si trova a fronteggiare subito due palle break, che riesce ad annullare con una grande solidità da fondo campo. Ma Jannik parte a un’altra velocità e la terza chance è quella buona, con il russo che già mostra i primi segni di stizza. 

Perché davanti si trova praticamente un robot-Jannik. L’azzurro mette in mostra una condizione fisica straordinaria, recuperando gli attacchi del russo con una velocità di gambe spaventosa gli strappa nuovamente la battuta. Al contempo i turni di servizio del 23enne di Sesto Pusteria durano poco più di un minuto: buona percentuale di prime palle e grande potenza espressa dalla riga di fondo. La sensazione è che – almeno nel primo set – il russo non abbia trovato il feeling giusto con la partita: in men che non si dica si trova sotto 5-0, quasi frastornato, con tre break da recuperare. Un piccolo colpo di reni sul finire del parziale, quando ha pure l’occasione di muovere la sua casella del punteggio. Ma Jannik non trema e corre veloce verso il 6-0.

Il moscovita si sblocca solo alla ripresa. Ma la sua percentuale di errori rimane più alta del normale, con anche un paio di brutte sbavature a tu per tu con la rete che rischiano di farlo andare sotto già sull’uno pari. Solo questione di tempo: un doppio fallo sul 2 pari gli costa l’ennesimo servizio perso (nonostante nel frattempo abbia già salvato sette palle break). La chance di recuperare terreno arriva però subito dopo, con Jannik che, avanti 4-3 concede una tripla chance di break all’avversario dopo una serie di errori gratuiti. Anche in questo caso l’azzurro non si fa sorprendere: servizi vincenti e palle corte rintuzzano il tentativo di Medvedev, che ricade nella sua spirale di errori. Il 6-3 finale arriva con grande rapidità: per Daniil l’avventura araba è già finita. 

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