Wimbledon, Sinner batte Shelton e va ai quarti

Jannik domina due set, poi soffre nel terzo, ma ha la meglio su Shelton al termine di un incredibile tiebreak

di MANUEL MINGUZZI -
7 luglio 2024
Jannik Sinner

Jannik Sinner

Londra, 7 luglio 2024 – Jannik Sinner è ai quarti di Wimbledon. L’altoatesino ha sconfitto in tre set Ben Shelton agli ottavi, dominando i primi due parziali ma soffrendo tanto nel terzo, dove era finito sotto tre a zero e nel tiebreak conclusivo ha dovuto salvare quattro set point. Un ultimo game al cardiopalma per Sinner che, nonostante privo delle sue accelerazioni di diritto, sparate spesso fuori, è riuscito di testa e mentalità a battere il temibile americano che a un certo punto sembrava inarrestabile. Ottima la solidità mentale del numero uno al mondo quando la partita poteva complicarsi e allungarsi fin verso il quarto e il quinto set, ma fortunatamente un errore di Shelton in risposta e la freddezza di Sinner hanno consentito una buona chiusura in tre set che fa risparmiare energie. Ora Jannik attende nella giornata di martedì il vincente del match tra Dimitrov e Medvedev. 

La partita

Primo confronto tra i due sull’erba e ovviamente la partita di Sinner si gioca molto in risposta contro i missili di Shelton. Da fondo campo, sullo scambio lungo, Jannik è in teoria superiore e si tratta di fronteggiare le velocità di servizio dell’americano, che sfrutta la battuta proprio per evitare la ragnatela da fondo campo. E proprio dalla risposta arriva la prima palla breek per l’azzurro sull’uno a pari, costringendo Shelton a una volèe lunga, ma nel punto successivo un buon diritto lungo linea dell’americano annulla il pericolo. Sul due pari un’altra preziosissima risposta di Sinner, in back di diritto, favorisce una seconda palla break che stavolta Sinner concretizza grazie a un errore di diritto dello statunitense, il quale rischia troppo cercando di abbreviare gli scambi ma così facendo va a perdere la freddezza necessaria a evitare banali sciocchezze. Il sesto game fila via abbastanza facilmente per Sinner che consolida il break e prende la prima fuga sul 4-2. Jannik è molto solido, continua a rispondere ai servizi di Shelton e per il terzo turno consecutivo di battuta c’è palla break. Non si fa pregare l’altoatesino che legge la traiettoria mancina di Shelton e vola 5-2 in pochi minuti di gioco. Ottimo approccio. All’ottavo game Sinner chiude agilmente i conti del primo set. Anche a inizio secondo parziale Shelton va in difficoltà, d’altronde non tiene lo scambio e Jannik risponde ai servizi, così ben presto si va 15-40 e basta una risposta ficcante per strappare nuovamente la battuta. Subito altra fuga prima sul 2-0 per mettere le cose in chiaro al cospetto di uno Shelton troppo falloso, poi sul 3-1 per confermare il vantaggio. Si prosegue per servizi con Jannik che non ha problemi a tenere il sesto game per il 4-2 e Shelton fa altrettanto per accorciare 4-3. Non ci sono break fino al 5-4 per Sinner quando il numero uno al mondo chiude di autorità il set con un buon servizio e un’accelerazione che manda il diritto di Shelton abbondantemente out.

Che terzo set

Nel terzo set prova a salire di colpi Shelton che sembra trovare maggior ritmo sullo scambio da fondo e costringe Sinner a qualche game lottato. C’è una palla break per l’americano sull’1-0 dopo tre errori di diritto di Sinner e grazie al quarto, che si ferma sul nastro, arriva il 2-0 quasi a sorpresa. Jannik perde totalmente i riferimenti con il colpo sulla diagonale destra e l’avversario vola in fuga sul 3-0. Shelton ritrova fiducia al servizio e si esalta sparando a 220 km/h e mantenendo il vantaggio sul 4-1. L’occasione Sinner se la crea sul 4-2, con tre belle risposte e una accelerazione di diritto per le tre palle break consecutive. Sulla seconda, dopo che Shelton aveva annullato la prima, Jannik gestisce bene la smorzata e accorcia con un preciso lungo linea di diritto prima sul 4-3 e, nel game successivo, con lo schiaffo al volo, impatta sul 4 pari. E’ un parziale combattuto, perché Shelton regge sullo scambio lungo, e addirittura si fa preferire, mentre Sinner perde un po’ di percentuale sulla prima di servizio. Jannik non è brillante come suo solito, ma sul 5-4 tira fuori un colpo sotto le gambe e un passante stratosferico di diritto: cinque pari. La giocata da campione non riconsegna fiducia a Sinner che perde il game successivo e concede set point sul 6-5 sparando l’ennesimo diritto out. Shelton sbaglia la risposta sulla seconda e così Jannik si salva col servizio per rimandare tutto al tiebreak. L’ultimo game è una altalena di emozioni, Sinner va prima 5-2 ma perde quattro punti consecutivi e alla fine deve salvare quattro set point. Sembrava a un certo punto che Shelton fosse inarrestabile per potenza e precisione dei colpi, ma ha pagato un paio di errori di troppo, soprattutto una esagerazione al servizio. Il tutto si chiude ai vantaggi per 11-9 a favore di Sinner con un sanguinoso doppio fallo di Shelton. La tensione può sciogliersi per una partita complicata e da prendere con le molle. Sinner vince, soffrendo nel terzo, 6-2 6-4 7-6 e vola ai quarti di finale di Wimbledon dove affronterà il vincente tra Dimitrov e Medvedev. Sono due vecchie sue conoscenze e spesso affrontati nell'ultimo anno. Conoscendo Jannik, siamo sicuri che in questi due giorni lavorerà duramente sul diritto che oggi è stato imperfetto.  

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