Roma: De Rossi,secondo tempo troppi errori, dovevamo chiuderla
Tecnico Roma, non si può prendere gol nella nostra area piccola
Prima vittoria in campionato ancora rimandata per la Roma di De Rossi. I giallorossi hanno dominato il secondo tempo, chiuso in vantaggio, ma non hanno raddoppiato e nel finale è arrivato il pareggio del Genoa. "Devo rivederla-spiega il tecnico capitolino-. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e abbiamo fatto troppi errori tecnici, troppi errori di misura, troppe palle perse. Quando il Genoa spingeva potevamo fare loro male e invece non è andata così, peccato". Analisi schietta e diretta quella del campione del mondo 2006. "In particolare non mi è piaciuta la parte centrale del secondo tempo - spiega De Rossi -. Abbiamo giocato troppi minuti come si giocano gli ultimi. Potevamo raddoppiare e invece. Adesso dobbiamo rimetterci al lavoro e ripartire da quello che abbiamo fatto nel primo tempo". A far arrabbiare il tecnico soprattutto l'azione del gol subito con De Winter libero in area di colpire di testa. "Non hanno funzionato le marcature considerando che è uno dei loro più bravi saltatori, posso dire solo questo poi la dovrà rivedere, ora fa troppo male - sottolinea -. E' mancata anche un pizzico di comunicazione perché quando c'è qualcuno in difficoltà non possono dirmi che ce la fanno ad andare avanti e poi dopo il quinto cambio dire che stanno male. Ma sul gol ripeto: lo abbiamo preso nella nostra area piccola in superiorità numerica, c'è poco da analizzare". Un De Rossi che ha risposto anche alle considerazioni di Totti, con l'ex capitano che aveva definito il compagno "un parafulmine" che rischia di fare la fine di Mourinho. "Non so cosa intendesse, non l'ho sentito dopo l'intervista - dice De Rossi -. Gli allenatori hanno tutti un ruolo simile al parafulmine. Io sono stato preso in un momento ambientale difficile per quello che rappresentavo per la Roma, però penso di essermi meritato di rimanere. Se fare la fine di Mourinho è essere mandato via perché i risultati non arrivano è il ruolo dell'allenatore".
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