Bezzecchi: "L’Aprilia crede in me. Martin sarà un modello da imitare"

Il pilota riminese: "Orgoglioso di correre vicino al campione del mondo. Abbiamo superato i vecchi malintesi"

di RICCARDO GALLI
2 febbraio 2025
Marco Bezzecchi, 26 anni, da questa stagione è un pilota dell’Aprilia

Marco Bezzecchi, 26 anni, da questa stagione è un pilota dell’Aprilia

Anno nuovo, Bez nuovo. Che poi significa molto più semplicemente questo: non più ’ragazzo’ Ducati, pilota del team di Valentino, ma punto di forza dell’Aprilia. Quell’Aprilia che gli ha messo in moto una Rs-Gp identica a quella del campione del Mondo (anche lui ex Ducati), Jorge Martin.

Bezzecchi, qual è la sensazione più forte che si porta dentro in vista del via al Mondiale?

"Sono orgoglioso di essere pilota di un team ufficiale. Orgoglioso per aver trovato un team Aprilia che crede tantissimo in me. Orgoglioso di essere compagno di avventura di Martin che è il numero uno al mondo".

Duello delicato quello con Jorge, visti i vostri precedenti, no?

"In passato qualche momento difficile fra noi c’è stato (sorride ndr), ma siamo cresciuti molto. Siamo cambiati. E io considero la coabitazione con Martin uno stimolo. Il modo migliore per diventare più forte".

Anche di lui?

"Jorge ha vinto un gran Mondiale e un giorno vorrei essere veloce come lui, quanto lui. Magari, sì anche più di lui".

Guardiamo al via della stagione: Aprilia vuole stupire subito tutti. A quando la prima vittoria firmata Bezzecchi?

"Eh... mi piace pensare che possa accadere in fretta. La concorrenza, certo, è fortissima".

Provi a vedersi sul podio, appunto dopo la prima vittoria con la sua Aprilia: che farà?

"Non so come reagirò. Ma probabilmente piangerò, perchè è bello piangere quando si è felici".

Torniamo al 2024: quando ha deciso che era l’ora di salutare il team Vr46 e accettare le ambizioni di Aprilia?

"Sinceramente quando ho sentito che Aleix Espargaro si sarebbe ritirato a fine Mondiale, ho capito che sarebbe arrivata l’occasione per passare dall’altra parte...".

Cioè? Solo una sensazione e via, in Aprilia?

"No, non solo una sensazione, ma ho rivisto un film, una scena, che avevo già vissuto nel 2020. Rivola mi aveva proposto di arrivare in MotoGp, con la loro squadra, io però scelsi di correre in Moto2. Aprilia, insomma, era ancora lì e questa volta sono stato felicissimo di aver detto sì".

Sa che al Mugello, per la prima volta, ci sarà una tribuna, quella che si affaccia sulla Casanova Savelli, tutta per lei?

"Mi avete spoilerato una cosa che non sapevo. Bello, bellissimo. So di avere tanti tifosi, tanti sostenitori. Mi supportano da quando ho iniziato e sapere che ci sarà una curva con i miei suporte in occasione del Gp d’Italia mi fa davvero piacere".

Un primo, primissimo, giudizio sulla sua Rs-Gp?

"Nei giri al test di Barcellona ho capito subito che questa è una moto veloce. Ora sono in arrivo i test in Malesia e sarà lì che la capirò bene e meglio. Ma sono ottimista, molto ottimista".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su