Calcio dilettantistico Cosa vorrei dall’anno nuovo?. Gli addetti ai lavori tra attese fiduciose e obiettivi da centrare
"Cosa vorrei per l’anno nuovo…". È la domanda che, con molta semplicità, abbiamo posto ad allenatori e dirigenti delle squadre...
"Cosa vorrei per l’anno nuovo…". È la domanda che, con molta semplicità, abbiamo posto ad allenatori e dirigenti delle squadre della LunigianPalla. Simone Lecchini (dt Pontremolese): "Vorrei soltanto che nella prospettiva non ci venga tolto quanto effettivamente ci aspetta. A buon intenditore poche parole. Auguro buon anno a tutte le squadre della Lunigiana, ma di cuore".
Andrea Sisti (presidente del Monzone) si gode il quinto posto in classifica, a dispetto di qualsiasi previsione della vigilia: "Cosa chiedere di più all’anno nuovo? A livello umano mi piacerebbe trovare tanta più tranquillità nel mondo. A livello calcistico vorrei che la mia squadra si confermasse nel 2025 per quello che ha fatto nel 2024. Di cosa invece vorrebbe liberarsi? Delle tensioni che si creano dopo le partite e parlo in particolare per le squadre che purtroppo non riescono a vincere".
Diego Giacopinelli (nella foto, presidente Villafranchese): "Da un punto di vista sportivo mi auguro di poter trovare quello che tutti in Villafranca e dintorni ci attendiamo: magari con fatica, passo dopo passo, con gradualità, ma un bel passaporto che ci spalanchi le porte al palco della Prima".
Massimo Preti (dt Pontremoli): "Insieme ai ragazzi spero di trovare serenità al posto dello stress e delle tensioni di questo modo di fare calcio a tutti i livelli. Spero di raccogliere qualche briciola di felicità, il che significa salvezza".
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