Campedelli "Bisoli? A Cesena fu straordinario"

L’ex giocatore dei canarini si racconta e ’garantisce’ per l’allenatore dei gialloblù: "Le tre promozioni ottenute non sono poca cosa"

di ALESSANDRO BEDONI
9 giugno 2024

Campedelli "Bisoli? A Cesena fu straordinario"

Sangue romagnolo. Ma anche un cuore che per buona parte è rimasto e rimane a tinte gialloblù. Nicola Campedelli, quasi centocinquanta partite nel Modena, tante con la fascia di capitano, oggi è l’allenatore della primavera del Cesena, con la quale ha trionfato in Primavera 2, proprio nell’anno in cui i canarini hanno fatto lo stesso nella categoria immediatamente inferiore.

Beh, Campedelli, intanto congratulazioni...

"Grazie, è stata una bella soddisfazione, il prossimo anno in Primavera 1 sfideremo tutte le grandi".

Cosa vogliono dire per lei queste tante gare in giallobl§? "Tanto. Nei miei sette anni a Modena ho quasi sempre giocato. Forse un po’ meno il primo anno con De Biasi, ma era la mia prima stagione in Serie A. E poi nel mio ruolo avevo la concorrenza di un gran giocatore e grande uomo come Paolino Ponzo".

Lei è rimasto nella storia del Modena l’acquisto più oneroso di tutti i tempi, quando la prelevarono dalla Salernitana...

"Non posso negare che un po’ mi inorgoglisce. Ma le cifre allora in generale erano quelle, e poi ero al meglio della mia carriera. E comunque quando il Modena mi cedette al Cesena non fui pagato poco, diciamo che una buona parte di quella cifra l’hanno recuperata...".

Tra campionato e Coppa, 14 reti in canarino...

"Ho segnato anche al Cesena... Una doppietta al Braglia, e un gol al Manuzzi in quel 2-4 del 2006. I bianconeri erano la squadra del mio cuore e con cui ero cresciuto, ma avevo la maglia del Modena e prima di tutte in quel momento veniva quella. Il gol che ricordo? Quello con la Lazio l’anno di Malesani, ho ancora la foto appesa nel salotto, la mia prima rete in Serie A, una grande emozione. Sarebbe stata incredibile anche quella che segnai al Treviso nel 2004, poi ci pensò Reginaldo a rovinare tutto. Un gol che sarebbe valso i playoff e anche la Serie A, visto che tra fallimenti, penalizzazioni e rinunce tutte le squadre che approdarono alla seconda fase alla fine vennero promosse".

L’allenatore che più le ha lasciato un segno a Modena?

"Sicuramente Stefano Pioli. Doti tecniche e umane incredibili, mi sono speso in prima persona a difenderlo in qualche momento in cui era stato contestato. Ha poi dimostrato negli anni il suo valore, allenando in A e vincendo uno scudetto col Milan. Persona eccezionale".

Oggi nel Modena allena Bisoli, lei lo conosce bene...

"Non l’ho avuto direttamente come allenatore, ero in rosa a Cesena ma ero già infortunato al piede. A Cesena ha fatto un percorso straordinario, tre promozioni non sono poca roba. Poi si fa amare dalla gente. Che effetto farà ai cesenati vederlo sulla panchina del Modena? Non lo so, lo vedranno come avversario ma con rispetto. A me fa piacere che una sfida bella e prestigiosa come questa tornerà a giocarsi in Serie B, davanti a due pubblici tra i più belli che io conosca".

Come giudica l’accoppiata Bisoli-Catellani?

"Se hanno scelto Bisoli è perchè nelle partite in cui è stato in panchina la dirigenza ha avuto modo di conoscerlo e di apprezzare la sua idea di calcio. E per Catellani vale lo stesso discorso, sta già lavorando da un anno per il Modena ed evidentemente hanno visto in lui le doti necessarie per promuoverlo a direttore sportivo. Secondo me, con a fianco un mister esperto come Bisoli, la coppia potrebbe davvero funzionare al meglio".

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