Carrarese Prova di maturità a Benevento: "Avrei preferito l’Avellino per motivi logistici"

La vittoria del Vicenza costringerà i ragazzi di Calabro a un tour de force: "Quando arrivi a giocarti la finale playoff le difficoltà ci sono sempre"

di GIANLUCA BONDIELLI
4 giugno 2024

"Ci siamo intrufolati a questa cena di gala, col vestito elegante, perché giustamente nessuno inseriva la Carrarese tra le favorite. Oggi qualcuno si rende conto che c’è anche la Carrarese, ma ormai ci siamo intrufolati: una volta che t’intrufoli, ci rimani".

Antonio Calabro e la sua Carrarese si sono “imbucati“ alla festa finale e non hanno nessuna intenzione di mollare proprio adesso. A fine partita il tecnico di Melendugno ha detto ai suoi ragazzi di godersi il passaggio del turno ma di fare in fretta perché c’era da rimettersi subito sul pezzo. "Non abbiamo fatto niente" sembra che abbia ripetuto più volte lontano dai microfoni.

Domani in finale si troverà il Vicenza. Meglio loro o l’Avellino? "Hanno due modi di giocare abbastanza simili, squadre formate per vincere il campionato senza lesinare sforzi economici. I playoff sono un terno al lotto: non sempre vincono i più forti, ma i più bravi. Sapevamo che avremmo affrontato una squadra forte. Speravo l’Avellino, almeno ci saremmo fermati in Campania senza andare a Vicenza, solo per quello".

Si torna indietro inevitabilmente alla gara di domenica contro il Benevento. A quella qualificazione sofferta anche grazie all’intuizione di quel vecchio “lupo di mare“ di Autieri che ha lasciato il suo 3-4-3 sorprendendo gli azzurri. "Quando si arriva a questi livelli le difficoltà ci sono sempre. Abbiamo costretto il Benevento a cambiare sistema di gioco, cosa strana per Mister Auteri. Lo fa solo quando cerca di stravolgere un po’ le cose, di giocarsi le ultime carte. Avevamo preparato la gara contro un 3-4-3, ci dovevamo adeguare al 4-3-3. Il Benevento è una squadra forte, con giocatori importanti: considerato questo, la Carrarese ha fatto una grande partita. Prima abbiamo tentato di prenderli alti, provando a dar loro fastidio, ma abbiamo anche saputo soffrire. Siamo stati sfrontati, solo così potevamo giocarci il passaggio del turno. Quando te la vieni a giocare puoi anche pensare di concedere qualcosa, è successo su calcio piazzato e su un errore in uscita: cose che di solito a noi non capitano, ma che fanno parte de gioco. Siamo stati bravi a colpire quando dovevamo colpire e a giocare al cospetto di una squadra importante".

"L’espulsione di Talia – prosegue – ci ha messo nelle condizioni di poter fare un altro tipo di partita. In 10 contro 11 abbiamo gestito bene, potevamo chiuderla prima e dovevamo essere più concreti in ripartenza. Vanno considerate le due partite: all’andata meritavamo che il risultato fosse più ampio mentre in questa le occasioni del secondo tempo potevano far sì che il risultato ci premiasse di più".

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