Curtis, aspettando i Giochi. "Vivo il mio sogno serena. I nonni mi tifano da casa. E mamma prega per me»
La 17enne torinese ha già staccato il pass olimpico e adesso si gode il momento. All’Alpha Cup ha incontrato la Pellegrini: "Ho letto il suo libro, che emozione. Un giorno magari ne scriverò anche io uno. Ora penso solo ad allenarmi bene".
È timida solo all’apparenza Sara Curtis. Superata la diffidenza iniziale inizia ad aprirsi e raccontare il mondo visto da una 17enne che in tasca ha già un pass olimpico. Spensieratezza e divertimento sono tratti distintivi della piemontese che è stata protagonista di una giornata di gare, con tre vittorie, all’International Alpha Cup di Milano in cui ha incontato la madrina dell’evento Federica Pellegrini.
Sara. come vive tra juniores e seniores?
"Bene, è un buon modo per crescere, per confrontarsi con atleti di diverse età, è entusiasmante fare esperienza, mi piace gareggiare, è divertente".
Come va l’avvicinamento a Parigi?
"Le Olimpiadi sono sempre stato un sogno e lavorare per questo è allucinante. Sono molto tranquilla e spensierata. Magari, avvicinandomi a Parigi, arriverà l’adrenalina o succederà solo davanti al blocchetto, per ora è tutto molto sereno".
La spaventa essere giovane e già affermata?
"Non direi, per il semplice fatto che ho affrontato un percorso di crescita sano. Con il mio allenatore ho un rapporto equilibrato, cosa determinante. Faccio sei allenamenti a settimana, due sessioni di palestra, è tutto tranquillo, non mi spaventa".
All’Alpha Cup ha incontrato la Pellegrini...
"È stata un’emozione molto forte. Sono uscita dalla vasca e mi ha stretto la mano: non l’avevo mai incontrata e non ci avevo mai parlato. È bello, è sempre stata d’ispirazione, tanto è vero che qualche settimana fa ho letto il suo libro ‘Oro’, spero di conoscerla meglio".
Fa 50, 100 stile e 50 dorso: farà una scelta?
"Vorrei essere completa e varia, mi piacerebbe mantenere tutte le caratteristiche in tutti gli stili, cercando di approcciarmi a qualche distanza un po’ più lunga. Riuscire a fare un buon 200 sarebbe ottimo, ma fa parte dei piani futuri, non ci penso ma l’intenzione è questa".
La Tarantino ha detto che lei può dare una mano in staffetta…
"Sì, è vero. In staffetta mi gaso tantissimo, sono sempre felice di farla. Io e Chiara abbiamo un bel rapporto, le voglio bene e mi fa piacere che abbia detto che posso essere un punto di forza, vale pure per lei".
Cos’è per lei il talento?
"Il talento è chi riesce ad allenarsi con concentrazione. Non è un qualcosa con cui si nasce e basta, va allenato, una persona talentuosa è perseverante".
È molto legata ai nonni…
"Sono molto soddisfatti e fieri. Cercano di seguire tutte le gare, ma a distanza, perché sono abbastanzanza anziani. Mi stanno vicino, è bello condividere le emozioni con loro. Mi hanno detto di rimanere sempre la stessa e anch’io sono di quest’idea, è giusto così. Sono giovane, non si può mai sapere cosa succederà".
Ha qualche rito scaramantico?
"Quello più importante è lo scambio di una collana con un ciondolo dell’Africa (la madre è nigeriana, ndr) con il mio allenatore: lo facciamo sempre prima di una gara importante. Invece, mia mamma, che è molto religiosa, prega per me. Poi metto sempre le calze spagliate mi portano bene".
Lei è religiosa?
"Non posso dirmi propriamente religiosa, credo ci sia qualcosa, non so bene cosa".
Come passa il tempo libero?
"Mi piace moltissimo leggere, amo i libri di scienze umane. Ho in lettura ’Calma la scimmia che hai in testa’. Poi scrivere, magari un giorno farò anche io un bel libro, dipingere e disegnare ma non come Zazzeri (ride, ndr)".
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