Curtis, aspettando i Giochi. "Vivo il mio sogno serena. I nonni mi tifano da casa. E mamma prega per me»

La 17enne torinese ha già staccato il pass olimpico e adesso si gode il momento. All’Alpha Cup ha incontrato la Pellegrini: "Ho letto il suo libro, che emozione. Un giorno magari ne scriverò anche io uno. Ora penso solo ad allenarmi bene".

di GIULIANA LORENZO
18 maggio 2024

"Vivo il mio sogno serena. I nonni mi tifano da casa. E mamma prega per me"

È timida solo all’apparenza Sara Curtis. Superata la diffidenza iniziale inizia ad aprirsi e raccontare il mondo visto da una 17enne che in tasca ha già un pass olimpico. Spensieratezza e divertimento sono tratti distintivi della piemontese che è stata protagonista di una giornata di gare, con tre vittorie, all’International Alpha Cup di Milano in cui ha incontato la madrina dell’evento Federica Pellegrini.

Sara. come vive tra juniores e seniores?

"Bene, è un buon modo per crescere, per confrontarsi con atleti di diverse età, è entusiasmante fare esperienza, mi piace gareggiare, è divertente".

Come va l’avvicinamento a Parigi?

"Le Olimpiadi sono sempre stato un sogno e lavorare per questo è allucinante. Sono molto tranquilla e spensierata. Magari, avvicinandomi a Parigi, arriverà l’adrenalina o succederà solo davanti al blocchetto, per ora è tutto molto sereno".

La spaventa essere giovane e già affermata?

"Non direi, per il semplice fatto che ho affrontato un percorso di crescita sano. Con il mio allenatore ho un rapporto equilibrato, cosa determinante. Faccio sei allenamenti a settimana, due sessioni di palestra, è tutto tranquillo, non mi spaventa".

All’Alpha Cup ha incontrato la Pellegrini...

"È stata un’emozione molto forte. Sono uscita dalla vasca e mi ha stretto la mano: non l’avevo mai incontrata e non ci avevo mai parlato. È bello, è sempre stata d’ispirazione, tanto è vero che qualche settimana fa ho letto il suo libro ‘Oro’, spero di conoscerla meglio".

Fa 50, 100 stile e 50 dorso: farà una scelta?

"Vorrei essere completa e varia, mi piacerebbe mantenere tutte le caratteristiche in tutti gli stili, cercando di approcciarmi a qualche distanza un po’ più lunga. Riuscire a fare un buon 200 sarebbe ottimo, ma fa parte dei piani futuri, non ci penso ma l’intenzione è questa".

La Tarantino ha detto che lei può dare una mano in staffetta…

"Sì, è vero. In staffetta mi gaso tantissimo, sono sempre felice di farla. Io e Chiara abbiamo un bel rapporto, le voglio bene e mi fa piacere che abbia detto che posso essere un punto di forza, vale pure per lei".

Cos’è per lei il talento?

"Il talento è chi riesce ad allenarsi con concentrazione. Non è un qualcosa con cui si nasce e basta, va allenato, una persona talentuosa è perseverante".

È molto legata ai nonni…

"Sono molto soddisfatti e fieri. Cercano di seguire tutte le gare, ma a distanza, perché sono abbastanzanza anziani. Mi stanno vicino, è bello condividere le emozioni con loro. Mi hanno detto di rimanere sempre la stessa e anch’io sono di quest’idea, è giusto così. Sono giovane, non si può mai sapere cosa succederà".

Ha qualche rito scaramantico?

"Quello più importante è lo scambio di una collana con un ciondolo dell’Africa (la madre è nigeriana, ndr) con il mio allenatore: lo facciamo sempre prima di una gara importante. Invece, mia mamma, che è molto religiosa, prega per me. Poi metto sempre le calze spagliate mi portano bene".

Lei è religiosa?

"Non posso dirmi propriamente religiosa, credo ci sia qualcosa, non so bene cosa".

Come passa il tempo libero?

"Mi piace moltissimo leggere, amo i libri di scienze umane. Ho in lettura ’Calma la scimmia che hai in testa’. Poi scrivere, magari un giorno farò anche io un bel libro, dipingere e disegnare ma non come Zazzeri (ride, ndr)".

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