Modena Ostacolo Carrarese, difesa di marmo
Sabato al ’Braglia’ arriva una squadra che nelle ultime sei partite ha subito soltanto un gol. Altro che matricola, ci sarà da soffrire
Le gare da vincere a tutti i costi, indipendentemente dall’avversario che hai davanti, sono sempre insidiose e spesso si trasformano in trappole fatali. Ma il Modena sabato prossimo non ha grosse scelte, e il destino ha riservato all’esordio di Paolo Mandelli sulla panchina gialloblù un impegno più difficoltoso più a livello psicologico che puramente tecnico. Con l’aggiunta di un avversario, la Carrarese, che sta facendo, da matricola, un campionato assolutamente dignitoso e che soprattutto ha subito una sola rete nelle ultime sei partite.
Qualcuno dirà che il cammino è ancora lungo e che, con oltre due terzi di campionato da giocare, non si può considerare il match con gli apuani decisivo, ma è altrettanto vero che per un Modena che non vince dal 21 settembre scorso e che da allora viaggia alla ben poco invidiabile media di mezzo punto a partita una svolta è assolutamente necessaria. Terminata l’era Bisoli, che a cavallo di due campionati è rimasto in sella per diciassette partite, ora la palla passa più che mai ai giocatori, chiamati a dimostrare che il valore del gruppo, soprattutto ora che l’infermeria si è ormai completamente svuotata, vale più del misero penultimo posto in graduatoria. Sabato Paolo Mandelli, brava persona e tecnico capace che gode della stima della società ed è certamente benvoluto dal popolo canarino, è chiamato quindi subito ad una piccola impresa, che se riuscisse potrebbe aprirgli le porte ad un’avventura in panchina che non sia solo una parentesi da ‘traghettatore’.
Si diceva prima dell’avversario, una Carrarese con cui il Modena tradizionalmente ha quasi sempre faticato, come l’ultima volta in cui i marmiferi sono scesi al Braglia, più o meno tre anni or sono. Correva infatti il 31 ottobre 2021, prima stagione dell’era Rivetti che culminò con la promozione in Serie B con Attilio Tesser in panchina. I giallocelesti, allenati da Totò Di Natale (e con Battistella nelle loro fila), fecero soffrire non poco i canarini anche se il tabellino riporta un successo dei gialli per 2 a 0. Ed effettivamente l’inizio della gara lasciava presagire un pomeriggio tranquillo, con i gialli in vantaggio dopo sette minuti con un diagonale di Armellino, rete seguita da lì a poco da una clamorosa traversa di Tremolada. Ma nel calcio basta poco per cambiare il canovaccio di una partita, e questo successe al quarto d’ora quando Minesso si fece cacciare per una evitabile gomitata a Kalaj. In inferiorità numerica, il Modena cominciò a soffrire e gli apuani andarono vicini al pari in più occasioni, con i canarini che si affidavano al contropiede; in uno di queste ripartenze Azzi veniva steso in area, ma Mosti calciava sul palo il penalty della tranquillità. Si arrivava quindi al 92’ quando la Carrerese batteva il corner della disperazione chiamando in area a saltare anche il portiere Vettorel: sulla respinta della difesa canarina, Azzi conquistava palla e prima che l’estremo difensore ospite riguadagnasse la sua posizione tra i pali calciava poco dopo la linea di metà campo infilando la sfera nella porta vuota, una rete che sanciva uno dei successi più sofferti di quel campionato vittorioso. E che allora tra due giorni che ci sia la stessa sofferenza, ma che sia lo stesso anche il risultato. Il popolo gialloblù lo merita.
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