Direzione Gara alla Sei Ore di Imola: Tecnologia e Sicurezza in Pista
Dentro la direzione gara della Sei Ore di Imola: tecnologia avanzata e sicurezza al centro della competizione.

Gli schermi che consentono il pieno controllo del circuito in direzione gara
Una ventina di schermi con immagini zoomabili per controllare in tempo reale quello che succede in pista. E una squadra internazionale schierata a decidere nel nome della sicurezza e del rispetto delle regole. Abbiamo avuto l’opportunità, grazie a Fia, di entrare nel cuore pulsante della Sei Ore di Imola, la direzione gara. A pochi metri dal rettilineo e all’inizio della corsia dei box, un intero piano della torre è dedicata con largo impiego di tecnologia all’organo deputato a consentire lo svolgimento della competizione.
Il dialogo è ininterrotto fra tutti i componenti, per informare e valutare sulle situazioni che si creano sul tracciato. Le condotte non corrette dei piloti che possono anche a portare sanzioni – vedi la retrocesione della 499P di Fuoco per track limit nella Hyperpole di ieri – ma soprattutto gli stati di pericolo dovuti a incidenti o rallentamenti di vetture. Ed è continua, di riflesso, la comunicazione con tutti i marshall disseminati lungo i 4.909 metri del circuito. A loro si danno indicazioni di intervento, oltre ovviamente a stabilire le condizioni di bandiera rossa o gialla.
Serve tanta freddezza su tutti i fronti in direzione gara: una determinazione e una lucidità che fanno il paio con quella dei protagonisti al volante a Imola.
Il silenzio è d’obbligo osservando tutti i membri della direzione agire a mo’ di orchestra, ciascuno con una operatività definita in maniera univoca, senza lasciare spazio a interpretazioni. Inevitabilmente, le indicazioni a tutto il personale distribuito lungo il percorso, prezioso e insostituibile, devono essere prive di incertezze. La presenza dei commisari resta sempre fondamentale e comprende oggi anche precise indicazioni di operatività sui mezzi fermi, visto che la componente elettrica comporta rischi anche diversi rispetto a quelli dei mezzi solo termici, incendi in primis.
Va da sé che le scelte della direzione devono combinare la garanzia della sicurezza con la necessità di consentire uno svilupo il più possibile lineare della corsa, delle qualifiche e delle libere. Abbiamo potuto assistere all’attivazione di una bandiera rossa per una monoposto in avaria, e poi al nuovo via libera dato ai piloti. Nel tempo intercorso, sono state fornite al personale a bordo pista tutte le direttive per liberare il tracciato: specificando quale mezzo utilizzare per la rimozione della vettura e quale percorso scegliere per riportarla verso i box.
Possiamo pensare alla direzione come a una sorta di Grande Fratello, di quelli buoni però: correttezza e sicurezza sono i cardini del suo operato. Certo serve anche inflessibilità. La visita di ieri ci ha dato anche la misura del progresso nel motorsport. E pensiamo a quanto dovesse essere difficoltoso agire come controllori della gara senza quella tecnologia che oggi ci è amica.
p.g.
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