L’ex allenatore di Putin: "Mi candido a guidare la Federjudo italiana”

Il bresciano Gamba si dimette da coordinatore delle nazionali russe

di LEO TURRINI -
26 agosto 2024

Roma, 27 agosto 2024 – C’è un italiano che volta le spalle a Putin. Ma per ragioni squisitamente sportive. Ezio Gamba, classe 1958, bresciano doc, è un personaggio strepitoso. Con un oro a Mosca nel 1980 e un argento a Los Angeles nel 1984, ha fatto la storia del judo alle Olimpiadi. Non solo: sedici anni ha assunto la leadership della federazione russa sul tatami, ottenendo risultati straordinari. Tanto che il regime gli ha conferito la cittadinanza. Particolare curioso: lo Zar del Cremlino è un suo allievo. In palestra. Un allievo disciplinato e obbediente, come testimoniano dozzine di video popolarissimi in Russia. Adesso Gamba, che in mezzo a tante avventure già che c’era ha sconfitto pure un linfoma, torna in Italia.

Vladimir Putin sul tatami con Ezio Gamba
Vladimir Putin sul tatami con Ezio Gamba

“Mi candido alla presidenza della Fijlkam, l’ente che gestisce judo, lotta, karate ed arti marziali – spiega Gamba – Voglio portare un entusiasmo nuovo. Gli atleti competitivi, uomini e donne, li abbiamo, non c’è bisogno di andare a cercare oriundi all’estero. Serve un cambio di passo, nei metodi, nelle atmosfere. A dicembre si vota, ci tengo tantissimo".

Gamba ha comunicato la sua decisione allo Zar del Cremlino. "Gli ho scritto una lettera, per spiegare le mie ragioni. Totalmente estranee alla politica. Quando ho informato i dirigenti locali della mia decisione, mi hanno dato del pazzo, avevo un contratto fino a tutto il 2028. Ma non mi hanno ostacolato, hanno accettato le dimissioni. Del resto, anche se in Russia mi hanno dato la cittadinanza, le tasse le ho sempre pagate in Italia, mi fa piacere precisarlo. Torno perché amo il mio Paese e mi sta a cuore la situazione del judo e delle altre discipline. A Putin ho raccontato che oggi il judo in Italia è messo come era messo in Russia quando io andai là ad occuparmene. Un settore da valorizzare, rilanciare, recuperare. Mentre a Mosca lascio uno staff di prim’ordine".

Gamba ha sempre evitato di prestarsi a coinvolgimenti e strumentalizzazioni. È un uomo di sport, di palestra. Non ha mai parlato di guerra e di politica con Putin. "Quando alla Olimpiade di Londra nel 2012 i russi guidati da me vinsero cinque medaglie, un record per la nazione, lui mi disse: sei il primo italiano che conosco che mantiene le promesse. Scherzava e comunque per me è stato un allievo di judo. L’ho allenato, lui è cintura nera, per l’età che ha, più di settant’anni, sul tatami è competitivo".

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