Formula Uno: la Rossa punta a ricucire il distacco dalla McLaren per il titolo costruttori. Servirà un’impresa. Ferrari: ora Abu Dhabi è l’ultima frontiera

Sommario: Leo Turrini analizza le possibilità della Ferrari nel campionato costruttori di Formula 1, sottolineando la sfida contro la McLaren e il debutto di Doohan junior con la Alpine ad Abu Dhabi.

di LEO TURRINI
3 dicembre 2024
Ferrari: ora Abu Dhabi è l’ultima frontiera

Charles Leclerc, con la Rossa cercherà di sfatare il tabù di Abu Dhabi (Ansa)

"Per me il titolo costruttori è il più importante, proprio perché premia illavoro dell’intera Scuderia" (Enzo Ferrari).

Lo giuro davanti ai miei quattro lettori: quella riportata sopra era davvero l’opinione del Drake. Poi, certo, nell’immaginario collettivo il titolo piloti conta di più: ma intanto è una bella cosa che, dopo dodici anni, dall’Alonso di Interlagos 2012, la Rossa arrivi all’ultima tappa del campionato potendo lottare per qualcosa di importante.

Non succede… "Daremo tutto fino alla bandiera a scacchi", ha ribadito Fred Vasseur. Naturalmente possedendo piena consapevolezza che l’impresa è difficilissima. I numeri non mentono. Nonostante il disastro di Norris in Qatar, la McLaren conserva 21 punti di vantaggio. Tradotto: al team guidato dall’italiano Andrea Stella basteranno un terzo e un quinto posto ad Abu Dhabi anche nel caso di doppietta di Leclerc e Sainz. Dopo di che, sarebbe sciocco non provarci.

Ma se succede… Da Monza in poi, la Ferrari è sempre stata competitiva. Non dominante, per carità. Ma in grado di uscire dalla palude dell’anonimato. E qui sta il valore di una stagione che sarà comunque positiva, al netto di inevitabili rimpianti: la Scuderia ha trasmesso progressivamente un senso di solidità, quantomeno da fine estate. Il miracolo finale sarebbe la ciliegina sulla classica torta. Tecnicamente ci sono le condizioni per fare una bella gara anche domenica, sebbene sia opportuno non dimenticare che in Qatar, al netto di disavventure assortite, la McLaren andava più forte.

Yas Marina. Debbo anche aggiungere, privilegiando il pessimismo della ragione sull’ottimismo della volontà, che ad Abu Dhabi la Ferrari non ha mai toccato palla. Tra le dune di Yas Marina si corre dal 2009: zero vittorie, quasi un paradosso se si pensa che nei paraggi del circuito sorge la Disneyland del Cavallino. Da venerdì in poi, Leclerc e Sainz, compagni per l’ultima volta, cercheranno di sfatare anche questo tabù.

Briatore. In coda, un aggiornamento sulle gesta dell’ex geometra di Cuneo. Da quando Flavio Briatore è consulente della Alpine, la squadra francese ha risalito la corrente. E ad Abu Dhabi farà debuttare un nuovo pilota: Doohan junior, figlio del re del motociclismo di fine Novecento. Il ragazzo rimpiazza Ocon, che dal 2025 sarà in pista con la Haas.

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