Getto del peso, exploit di Fabbri: 22,37, record italiano indoor. E’ nella storia: sesto al mondo di sempre

Con questo risultato l’atleta fiorentino diventa il secondo europeo di sempre nelle gare al coperto a soli 18 centimetri dal primato continentale del tedesco Ulf Timmermann (22,55 nel 1989)

10 febbraio 2024
Leonardo Fabbri

Leonardo Fabbri

Liévin ( Francia), 10 febbraio 2024 – Nella stagione più importante, quella olimpica, Leonardo Fabbri comincia alla grande. A Liévin, in Francia, l'argento mondiale torna ampiamente oltre i ventidue metri e sgretola il record italiano indoor del peso con 22,37, sfilando il primato al compagno d'allenamento Zane Weir che aveva lanciato 22,06 a Istanbul in occasione dell'oro europeo indoor nel 2023. Il risultato del lanciatore dell'Aeronautica entra di diritto nella storia della specialità al coperto a livello internazionale: con questa prestazione Fabbri diventa il secondo europeo di sempre nelle gare indoor a soli 18 centimetri dal primato continentale del tedesco Ulf Timmermann (22,55 nel 1989) e il sesto al mondo di ogni epoca. Non solo: è la migliore prestazione mondiale dell'anno, quando mancano soltanto tre settimane ai Mondiali indoor di Glasgow (1-3 marzo) ed è una misura mai realizzata prima dall'azzurro, nemmeno ai Mondiali di Budapest, quando era salito sul secondo gradino del podio con 22,34. La sua serie comprende altri tre lanci notevoli da 22,06, 21,92 e 21,69. La vittoria è sua: battuto il tre volte iridato Tom Walsh, che in carriera ha trionfato ai Mondiali di Londra e al coperto a Portland e Birmingham (22,16 per il neozelandese). Terzo con 21,32 il ceco Tomas Stanek, quarto l'altro azzurro Zane Weir (Fiamme Gialle).

Alla quarta uscita dell’anno Leo Fabbri indovina la spallata giusta, dopo il 21,26 di Lodz, il 21,67 di Nordhausen e il 21,06 di Rochlitz. Domenica 18 febbraio sarà tra le stelle degli Assoluti indoor di Ancona, per continuare il proprio avvicinamento alla rassegna iridata di Glasgow e alla stagione all’aperto di Roma (Europei) e Parigi (Olimpiadi). Con quella di oggi è la sua quarta gara in carriera oltre i ventidue metri: in ordine cronologico, dallo scorso agosto, i Mondiali di Budapest (22,34), il meeting di Arzignano (22,14) e la finale Diamond League di Eugene (22,31). Per l’Italia va aggiornato ancora il ‘tabellone’ dei record italiani: 12 in 15 giorni.

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