Il Modena sfida di nuovo la storia. Palermo è un altro tabù da sfatare
Il successo più recente nel 1970, firmato Spelta. Negli ultimi due campionati nove i gol incassati al ’Barbera’
Come è triste Palermo. Almeno per i colori gialloblù. Infatti sono ben cinquantaquattro anni abbondanti che i canarini non escono col bottino pieno dallo stadio Barbera o, se preferite, la Favorita, dove giocheranno domenica alle 15. Correva infatti l’8 novembre del 1970 quando il Modena guidato da Leandro Remondini espugnò il campo rosanero con una rete di Alberto Spelta: una sola stagione all’ombra della Ghirlandina per il centravanti (ribattezzato lo ‘Jair bianco’ per le movenze che ricordavano la celebre ala brasiliana della grande Inter di Helenio Herrera), ma assolutamente da ricordare, soprattutto per il titolo di capocannoniere conquistato alla fine della stagione a braccetto con l’atalantino Magistrelli. Altro tabù da provare a sfatare quindi, dopo quello, finalmente caduto, di Reggio Emilia. E come contro la Reggiana, in realtà c’è una vittoria esterna più recente nel tempo, ma è di Coppa Italia, quello 0 a 3 che a metà agosto 2014 fece passare il turno ai gialli guidati da Walter Novellino. Chissà... Ma al di là delle cabale, rimane una trasferta amara anche per gli ultimi due precedenti giocati da quando il Modena è tornato in serie B, due gare che, prima di trasformarsi in pesanti rovesci, avevano non poco illuso il popolo canarino. Come in quel 17 marzo del 2023, quando la truppa allenata da Attilio Tesser, dopo aver chiuso in vantaggio 1 a 2 il primo tempo con una doppietta di Strizzolo, venne prima raggiunta e poi travolta in una ripresa in cui subì ben quattro reti (con quella del 3 a 2 figlia di un pasticciaccio difensivo che risultò psicologicamente letale) per un 5 a 2 finale che non ammise recriminazioni di sorta. Più o meno lo stesso discorso all’incirca un anno fa, Bianco in panchina. Dopo aver tenuto bene il campo fino al 2 a 2 , con le reti di Battistella e Abiuso, il crollo nel finale con una doppietta di Soleri che certificò il 4 a 2 e che lo trasformò da uomo mercato (e che diverse voci davano ad un passo proprio dal vestire il gialloblù nella sessione di gennaio) a pedina inamovibile del roster rosanero. Insomma, pallottoliere alla mano, ben nove i gol subiti dal Modena allo stadio Barbera negli ultimi due campionati, una tradizione che preoccupa anche in funzione di un reparto arretrato che domenica, per gli strali del giudice sportivo, dovrà fare a meno in un sol colpo di Zaro e Cauz. Ma il calcio non è fatto fortunatamente solo di numeri e tradizioni, e quindi si va verso la terra sicula con la mente corroborata dagli otto risultati utili di un Paolo Mandelli che certamente ha preparato le contromisure per una trasferta che si preannuncia difficile, anche se il Palermo ha ultimamente i suoi bravi problemi da risolvere. Ma noi guardiamo a casa nostra e ad un altro tabù da provare a sfatare. Vedi Reggio.
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