Gigi torna in azzurro. Buffon trent’anni dopo: "Vialli era inimitabile, i nostri portieri sono top»

Era entrato in Nazionale nel ’93: ieri l’esordio nel ruolo che fu di Gianluca

5 settembre 2023
Buffon trent’anni dopo:  "Vialli era inimitabile,   i nostri portieri sono top"

Buffon trent’anni dopo: "Vialli era inimitabile, i nostri portieri sono top"

Era entrato a Coverciano per la prima volta, Gigi Buffon, nel 1993, quando Ayrton Senna vinceva il suo ultimo Gp e qui da noi la Democrazia Cristiana si scioglieva mentre l’Italia non sarebbe stata più la stessa, squassata dall’inchiesta ’Mani Pulite’. Qui, altre mani - quelle di uno dei più grandi portieri della storia - altra storia e altra Italia con il Grande Ritorno di un campione del mondo 2006, indiscusso mito del mondo azzurro. Gigi Buffon, dopo 21 anni da portiere dell’Italia torna a Coverciano per indossare la giacca del capodelegazione e corre subito col pensiero a chi lo ha preceduto e non c’è più, un amico, Vialli: "Di Luca ho un ricordo immenso e bellissimo. Anche quando ha smesso di giocare, continuavamo a scambiarci le vecchie maglie. Sarebbe un errore cercare di imitarlo. Non ne sarei all’altezza. Ognuno di noi ha la sua storia e le sue esperienze. Cercherò di essere me stesso e dare almeno in parte ciò che ha dato Gianluca". Dice, Gigi, di voler far crescere i giovani studiando "la storia azzurra, come ho fatto io che guardavo a Mazzola e Rivera ascoltando i racconti di mio padre". E poi è convintissimo che la porta azzurra sia in buone mani: "Donnarumma lo stacco dagli altri, è consacrato ormai ed è migliorato anche grazie agli errori che ha pagato sulla sua pelle. Vicario al Tottenham crescerà. Provedel è stato il migliore nel campionato scorso. Meret - prosegue la leggenda azzurra - ha aiutato il Napoli a vincere lo scudetto. E poi Falcone, Di Gregorio e non dimentico Carnesecchi che ha giocato poco ma è di grande prospettiva".

p. f.

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