Il lungo volo verso Milano-Cortina. Moioli, un traguardo alla volta: "La quarta Coppa è possibile. E manca ancora l’oro mondiale»

La bergamasca pronta per le nuove sfide: "Avversarie forti, ma dopo gli infortuni sono tornata alla grande"

di FULVIO D’ERI -
15 ottobre 2024
Moioli, un traguardo alla volta: "La quarta Coppa è possibile. E manca ancora l’oro mondiale"

La bergamasca pronta per le nuove sfide: "Avversarie forti, ma dopo gli infortuni sono tornata alla grande"

La regina dello snowboard cross italiano è in grande spolvero e vuole tornare a primeggiare anche a livello mondiale. Anzi, per la precisione, al Mondiale, perché l’oro olimpico Michela Moioli se l’è messo in saccoccia a Pyeongchang nel 2018, ma quello iridato le manca ancora nel suo palmares che può vantare, tra le altre, anche tre Coppe del Mondo generali. Dopo la travagliata stagione agonistica 2022-23, la bergamasca l’anno scorso ha saputo tornare ad altissimi livelli, vincendo una gara di Coppa del Mondo dopo due anni e centrando il terzo posto nella generale.

Come ti senti?

"La scorsa stagione sono tornata alla grande, ho quasi rischiato di vincere la Coppa del Mondo. Quest’anno il mio obiettivo è essere più costante, cercare in ogni gara di puntare al massimo, sapendo che non sempre si può vincere, a volte si può cadere, a volte si può sbagliare, ma quello che conta è dare il massimo ed essere anche un ottimo esempio per i giovani".

Come si gestisce l’attesa in vista delle Olimpiadi di Milano- Cortina nel 2026? Le gare di snowbord saranno nella “tua“ Livigno.

"L’obiettivo a lungo termine lo abbiamo, ma comunque si vive di allenamento in allenamento, di gara in gara, di stagione in stagione. L’obiettivo Olimpiadi è concreto, ma mancano ancora 17 mesi e ce ne sono tanti altri nel mezzo. C’è per esempio una Coppa del Mondo che mi piacerebbe rivincere, c’è un Mondiale dove mi manca una medaglia d’oro che vorrei veramente conquistare perché me la merito". Coppa e Mondiale, dunque, per la stagione in corso. Si può puntare alla doppietta?

"Io ho sempre cercato di vincere quello che si può vincere, in ogni stagione. Quindi perché no? Proverò a dare il meglio, a puntare a tutto".

Il pensiero olimpico ritorna. Sono iniziati i lavori sulla nuova pista a Livigno? Che pista sarà?

"Ho visto poco a dire il vero. Ho un’idea del disegno, però finché non la proveremo non si può sapere. Mi auguro che sia una pista con tanta velocità, con strutture grandi dove favoriscono gli atleti forti fisicamente che non hanno paura. Mi auguro tutto questo perché di “pistine“ piccole ne abbiamo avuto abbastanza e vogliamo che i valori in campo vengano fuori...".

Hai avuto in questi anni tantissime avversarie che sono cambiate. Qual è il panorama adesso?

"Due delle mie più grandi avversarie sono incinta, Trespeuch e Samkova. E questo dà anche il segnale che la vita va avanti e ci sono tante altre cose oltre allo sport. Sto studiando, sto pensando anche che cosa farò un domani. Guardando le avversarie, ce ne sono di forti, ma ci sono tante giovani che stanno arrivando e che non vedono l’ora di arrivarmi davanti. Quindi è una lotta ogni giorno, ma la lotta più grande è sempre quella con sé stessi per cercare di dare il meglio".

Dietro a Moioli qualcosa si muove in Italia?

"Sì, c’è una ragazza molto giovane di 16 anni (Lisa Francesia Boirai, ndr) che da quest’anno è in squadra con me. È molto brava, ha un gran talento e mi auguro di potergli trasmettere qualcosa di bello, di positivo e chissà che magari prenderà il mio posto tra qualche anno".

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