Italia in controllo, test Australia in semifinale

Senza tirarsi troppo il collo, il quartetto azzurro dell’inseguimento fa quel che ci si aspetta: si qualifica per il primo turno, che poi sarebbe la semifinale. Ganna e compagni passano col quarto tempo, che significa sfidare chi è stato il più veloce nelle qualificazioni, vale a dire l’Australia. Tempi migliori o meno, oggi si azzera tutto: chi vince lo scontro diretto (alle 19,15 circa) domani andrà a giocarsi l’oro contro la vincente fra la Gran Bretagna e la favorita Danimarca, le altre due promosse.

Dal primo atto della pista esce un’Italia che fa il proprio dovere: la qualificazione era il risultato minimo per i campioni olimpici uscenti e viene centrato. Che il trenino azzurro lo faccia con l’ultimo tempo utile conta poco: i Giochi si fanno da oggi in poi. Fra alti e bassi, Ganna, Lamon, Milan e Consonni non danno mai l’impressione di spingere l’acceleratore a tavoletta, piuttosto di gestire: non la vera Italia, insomma. "Contava esser nelle quattro, cercheremo di far meglio di qui in avanti", promette Pippo Ganna, guardando un tabellone pieno di sorprese. Intanto il miglior tempo dell’Australia (3’42’’958, meno di un secondo dal primato mondiale degli azzurri), su una pista rivelatasi veloce a dispetto dell’umidità, poi il terzo dei favoritissimi danesi (3’43’’690 contro il 3’44’’351 del nostro trenino), infine l’eliminazione della Nuova Zelanda, sesta alle spalle di una buona Francia. "Non abbiamo corso da Italia", dice il ct Marco Villa, con l’aria però di chi non è per nulla preoccupato. "Sapevamo di avere il tempo per entrare nelle quattro, ma prima siamo andati troppo forte poi troppo piano. La sfida con l’Australia è stuzzicante: sono stati bravi, vediamo se si ripeteranno", le parole del tecnico azzurro, che oggi, prima della semifinale maschile, inizierà il cammino con le ragazze: anche al quartetto donne, che verrà deciso all’ultimo (Paternoster, Guazzini, Consonni, Fidanza e Balsamo le atlete in ballo), si chiede un posto nelle prime quattro.