La campionessa iridata nei 5000 metri: "I risultati mi dicono che la direzione è giusta». "Alle Olimpiadi si realizzerà il sogno più bello»
Lollobrigida: "Da bambina non immaginavo di partecipare ai Giochi. Incoraggio tutti a non porsi limiti"

Francesca Lollobrigida (34 anni) ha vinto il suo primo Mondiale. ad Hamar
Circondata dalla stampa, Francesca Lollobrigida, si fa scappare un "non sono abituata": nonostante i molti anni da agonista non ha mai avuto troppe occasioni per avere i riflettori puntati. E allora le luci della ribalta se l’è prese laureandosi campionessa del Mondo nei 5000 metri, nel pattinaggio su ghiaccio, in pista lunga ad Hamar (Norvegia). L’azzurra, presente a Milano in qualità di Ambassador del progetto "Campioni Ogni Giorno" (promosso da Procter & Gamble, Fondazione Milano Cortina 2026 ed il programma Adaptive Winter Sports) non ha ancora metabolizzato quanto fatto il 15 marzo: "Sono stata tantissime volte campionessa del Mondo sulle rotelle, ho vinto medaglie alle Olimpiadi, agli Europei ma mi mancava quella al mondiale. Ritornare con l’oro è ancora un qualcosa che devo realizzare, però mi lancia verso le Olimpiadi in casa, ma soprattutto mi dà sicurezza che il percorso che sto affrontando, che ho iniziato anche dopo la maternità, è quello giusto".
In vista dei Giochi, così, si chiuderà un cerchio: "Ho iniziato patinaggio sul ghiaccio dopo le Olimpiadi di Torino 2006. Prima, sono sincera, non ne conoscevo l’esistenza e partecipare alla mia quarta edizione dei Giochi, in casa è la chiusura di una cosa che da piccola non avrei neanche minimamente immaginato. È un sogno dei sogni, solo ripensandoci, adesso, posso incoraggiare tutti a sognare ancora di più. Poi, parlo anche a nome dei miei compagni, facciamo uno sport di cui purtroppo le persone si ricordano durante le Olimpiadi, l’anno precedente o quando arrivano risultati. Tutta la squadra deve essere unita, come lo siamo sempre, per creare una sorta di bolla, di protezione perché non siamo abituati alla pressione mediatica, non dobbiamo farci condizionare".
In ogni caso, a guardarla il prossimo anno, ci sarà sicuramente suo figlio Tommaso. La nativa di Frascati, allenata da papà Maurizio, ha beneficiato, nel periodo immediatamente successivo alla gravidanza, del sostegno della Federazione. In raduno ha potuto contare sulla presenza della sorella Giulia - anch’essa pattinatrice - e su un supporto economico. Non smette mai di ripetere che il ritorno alle gare è stato possibile in virtù degli aiuti ricevuti: "Già alle Olimpiadi di Pechino avevo in mente di fare famiglia: la preparazione era indirizzata a questo, un qualcosa che mi ha dato coraggio e voglia di fare….magari le medaglie di Pechino hanno anche un sapore in più per questo. Da sola non avrei fatto niente mi è servita soprattutto un’organizzazione meticolosa. È come un puzzle: se manca un pezzettino non riesci a vedere il finale. Ho sempre detto che non era molto significativo il fatto di portare una medaglia, ma era dimostrare che si può fare con il giusto sostegno".
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