La Samp al Braglia, gioie e dolori. Fantini in lacrime, eurogol Ferrari
Quanti ricordi legati alla sfida di domenica. Il primo? Anno 1963, ’Brighentino’ appena tornato si scatena e finisce 3-0
Quante emozioni, illusioni e delusioni nei precedenti fra Modena e Sampdoria al Braglia. Il primo dicembre 1963, in Serie A, i gialloblù si imponevano 3-0 in una partita senza storia, sbloccata dopo sette minuti da un ex blucerchiato, il centravanti Sergio Brighenti, tornato al Modena dopo otto anni trascorsi fra Inter, Triestina, Padova e, appunto, Samp, con due scudetti in nerazzurro e un titolo di capocannoniere con la squadra di Genova. ’Brighentino’ come era soprannominato per distinguerlo dal fratello maggiore Renato, il più prolifico cannoniere della storia del Modena, offriva nella ripresa la palla del raddoppio a un altro ex blucerchiato, l’ala destra Oliviero Conti. Ancora lui dava il la all’azione che portava alla terza rete della mezzala Albert Brülls, nazionale tedesco per una volta all’altezza della fama che l’accompagnava al suo arrivo in gialloblù nel 1962.
Il Modena, guidato dalla panchina da Annibale Frossi, noto come ’il dottor Sottile’ per la bizzarra teoria che la partita perfetta era quella che finiva zero a zero perché nessuna delle due squadre aveva commesso errori, proprio contro la Sampdoria disputava al miglior partita della stagione ma poi non riusciva più a ripetersi e da una tranquilla posizione di centro classifica scivolava in piena zona retrocessine, chiudendo il torneo al terzultimo posto insieme alla stessa Sampdoria. Per decretare la terza squadra che doveva retrocedere c’era bisogno dello spareggio. A Modena c’era grande ottimismo, ricordando il netto successo del Braglia e l’1-1 del ritorno a Marassi. Ma a Milano, con in panchina Mario Genta che in febbraio aveva preso il posto di Frossi, uno spento Modena veniva battuto 2-0 dai blucerchiati e finiva in B. Il 23 aprile 1978 con il campionato di B decisamente compromesso, il Modena tentava di invertire una rotta ormai segnata mandando in campo contro la Sampdoria l’esordiente interno Stefano Cuoghi, l’attaccante Roberto Notari e il portiere Bruno Fantini, tutti giovani. La gara sembrava mettersi bene per i gialloblù, che passavano in vantaggio con rigore di Roberto Bellinazzi. Nella ripresa però la Sampdoria ribaltava il risultato con una doppietta di Saltutti. Dopo il secondo gol Fantini aveva una crisi di pianto isterico, voleva abbandonare il campo ma veniva convinto a rimanere dai compagni e persino dal portiere avversario Cacciatori. Solo al 67’, dopo aver subito un terzo gol su rigore, Fantini veniva sostituito, lasciando il campo di corsa fra gli applausi. Un Modena lanciato verso la promozione in A il 28 aprile 2002 affrontava in casa una combattiva Sampdoria allenata dall’ex mediano gialloblù Bellotto. Sbloccava il punteggio Giacomo Ferrari, trentaquattrenne attaccante di rincalzo. La sua era una rete bellissima, assist di Milanetto. Nella ripresa Fabbrini firmava il raddoppio per il 2-0 definitivo. Lo straordinario gol valeva a Ferrari la conferma per la successiva stagione in Serie A, dove esordiva a 35 anni contro la Lazio al Braglia. Il suo ingresso celebrato con una standing ovation.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su