L’occasione della Juve dimezzata. A Lecce per tornare a correre. Motta, è un ciclo da non sbagliare

Con Savona ko salgono a nove le assenze: convocati anche cinque Primavera tra cui Montero Junior. Prima di Natale cinque gare da vincere per puntare la vetta. Mercato, pressing per Antonio Silva e Zirkzee.

di PAOLO GRILLI
1 dicembre 2024
A Lecce per tornare a correre. Motta, è un ciclo da non sbagliare

Khephren Thuram, 23 anni, confermato stasera in mediana con Locatelli

Con la lista degli assenti che sfiora la doppia cifra – Vlahovic non recupera ancora e Savona starà precauzionalmente fermo, i bianconeri ai box salgono a nove – a Thiago Motta spetta l’Oscar dell’animo zen. Il tecnico di una Juve davvero dimezzata punta senza cercare alibi sui suoi sopravvissuti, e stasera a Lecce pretende una prestazione in linea col proprio credo calcistico di solidità e ripartenza.

Doveroso farlo, in ogni caso. Perché contro i salentini inizia un ciclo relativamente abbordabile per la Signora, con anche Bologna, Venezia, Cagliari e Monza prima di Natale. Se la vetta non dista un’enormità, ci sono già davanti cinque squadre. E le prossime settimane potrebbero essere etichettate come ultimo treno per lo scudetto.

La gara di Birmingham in Champions ha avuto due volti. Si è vista la Juve di nuovo granitica, riassestatasi dopo lo stop di Bremer, in grado di leggere coralmente in anticipo il gioco e disinnescare molti rischi sul nascere; ma poi, senza Dusan, l’attacco si è perso nelle nebbie di chi dipende troppo da un singolo giocatore. E quando non riescono prodezze agli altri – Conceiçao, Yildiz e un Koopmeiners ancora a secco – sono dolori in zona gol. Da 180 minuti non si segna, tra campionato e Coppa.

Stasera toccherà ancora a Weah vestire i panni del falso nueve, compito che ha già dimostrato di poter ricoprire dialogando molto sulla trequarti, ma con ben poca letalità, Solo col Bologna dovrebbero rientrare Vlahovic e Nico Gonzalez, fuori da ormai due mesi: e bisognerà vedere dove Motta vorrà collocare l’esterno argentino, visto che il portoghese imprendibile, ’Chico’, sarà ben difficile da scalzare come titolare.

Il tecnico non sembra voler derogare nemmeno in piena emergenza dal suo 4-2-3-1, e c’è chi ne paga subito le conseguenze. Il primo è Douglas Luiz, che sta scivolando fuori dal progetto bianconero senza quasi mai esserci entrato (312 i minuti totali giocati per Mister 50 milioni). Sono già fitti i dialoghi con la Premier per ricollocarlo laddove è considerato un centrocampista a cinque stelle, ma non in prestito. E si fa però arduo non incappare in una minusvalenza, nel cederlo. Anche Nicolò Fagioli potrebbe veder terminare a gennaio la propria avventura alla Juve. La mezz’ala non si è integrata tatticamente con Thiago, che finisce per utilizzarla solo nei finali di partita.

La sua eventuale cessione darebbe sprint all’acquisto di almeno un difensore, e Antonio Silva del Benfica è l’obiettivo numero uno. Si studia un prestito con diritto di riscatto per il colpo. Più difficile arrivare a Skriniar, perché lo slovacco del Psg è gravato da un contratto molto importante. Zirkzee per l’attacco è più di un’idea: ma senza risorse pronte sarà dura realizzarla.

Gli infortuni seriali, se non altro, hanno accelerato un processo di rinnovamento interno che già era iniziato con l’ultimo mercato. Ma intanto, stasera a Lecce, in panchina dovranno andare i Primavera. Papadopoulos, Pagnucco, Owusu, Pugno e Montero Junior (Alfonso, 17 anni, difensore come il padre Paolo) compariranno sulla distinta di gara alla voce “saranno famosi“. Occhio a Giampaolo: al Lecce ha esordito vincendo.

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